Navalny: centinaia di persone alla fiaccolata in memoria al Campidoglio

Alcuni gridano ‘Putin criminale’. Gualtieri, lunga e deliberata persecuzione politica. Lega contestata, "Vergogna"

Sono centinaia le persone giunte in piazza del Campidoglio a Roma per la fiaccolata in memoria di Alexei Navalny, organizzata dal leader di Azione, Carlo Calenda. Da alcuni gruppi si è sollevato a più riprese il grido ‘Putin criminale’. Sulla facciata di palazzo Senatorio è stata proiettata l’immagine del dissidente russo, mentre una sua gigantografia compre ai piedi della statua del Marco Aurelio.

Sul palco anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri:”Siamo qui uniti per esprimere lo sdegno e la condanna piu’ forti per la morte di Navalny. Risultato di una lunga, deliberata, feroce persecuzione politica. Chiunque ami i valori della liberta’ e della democrazia – ha aggiunto Gualtieri – non puo’ accettare questa morte in silenzio”. Il sindaco di Roma ha piu’ voluto idealmente ‘abbracciare’ la moglie di Navalny, Julian, e agli altri familiari.

Numerose, poi, le testimonianze di alcune russe e alcuni russi residenti in Italia, che raccontano come il loro Paese si stia trasformando sotto il regime di Vladimir Putin. Navalny, hanno spiegato tra l’altro, “è stato ucciso dal regime di Putin. Il regime di Putin sta uccidendo i suoi rivali. Noi Russi residenti in questo momento fuori dalla Russia abbiamo il privilegio di non essere arrestati se portiamo i fiori. In varie città della Russia sono state arrestate più di 400 persone solo per voler portare i fiori in ricordo di Navalny, e con l’uccisione di Navalny è diventato un regime totalitario, rivediamo quello che succedeva con Stalin, i cittadini sono prigionieri”.

La contestazione

“Vergogna, vergogna”. Cosi’ alcuni partecipanti alla fiaccolata nei confronti del capogruppo della Lega a palazzo Madama, Massimiliano Romeo, anch’egli in piazza. Romeo ha risposto alle contestazioni chiedendo di “non strumentalizzare” ed ha piu’ aggiunto: “Fateci partecipazione alla manifestazione, grazie”. “Cosa e’ venuto a fare qui?” Si chiede uno dei manifestanti. Qualcuno ha pero’ voluto dissentire dalle frasi contro Romeo: “Non si fa cosi’, siamo qui per Navalny”, dice un anziano che partecipa alla fiaccolata.

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