Se questi sono i giorni della Merla, domenica 2 febbraio è la festa della Candelora che, come tutti sanno “de l’inverno semo fora“.
Ma quest’anno le ultime ore di gennaio e le prime di febbraio stravolgono tutte le solite condizioni climatiche e le tradizioni.
Le temperature sono quasi primaverili e i cieli azzurri. E anche se piove o passa qualche nube è sempre roba da poco.
Viviamo un inverno/NON inverno che ci sorprende, scompiglia l’uso di quello che abbiamo negli armadi e non aiuta le vendite di abbigliamento pesante. Certo ne traggono beneficio le passeggiate e le attività all’aperto, basta appendere, almeno per ora, scarponi e sci al chiodo.
Queste stranezze climatiche, però, non giovano all’agricoltura che vede stravolte le “calendarizzazioni” abituali. Anche i parassiti sopravvivono tranquillamente prendendo in contropiede le piante che diventano, sempre più, prede inermi. Questi mutamenti alterano anche i cicli dei trattamenti fitoterapici e delle potature.
Logico temere che tutta questa stranezza climatica in qualche modo e quando meno ce lo aspettiamo verrà pagata a “caro prezzo” come è stato per altri annate tragiche per l’agricoltura.
Ma per ora ci godiamo un inatteso profumo di mimose, già tutte fiorite, e un’incredibile fioritura di alcuni tipi di rose.




