Per la serie NO MASK assistiamo in diretta a questa scena tra il trivio e il surreale.
Fa un gran caldo a Roma e la logica permette un certo rilassamento del vestiario e degli obblighi.
Noi ci troviamo ahimè e forzatamente in una delle più importanti cliniche della capitale.
Cartelli con istruzioni anti covid ovunque, misurazione automatica della temperatura, gel disinfettante in ogni angolo della struttura e sulla porta automatica d’ingresso un tazebao, difficile da ignorare, vietato entrare senza mascherina.
Così fu che una coppia addobbata stile Papeete, lei abito leopardato lungo con spalline, scollatura illimitata più vari spacchi e sandali tacco 12, lui bermuda, t-shirt tarocca ampiamente decorata e ciabatte, si mettono davanti all’ingresso. La porta saggiamente non si apre (con grande incavolatura dei 2 che cercano di forzarla).
I papeetiani non leggono le istruzioni e se leggono é evidente che non le comprendono e ciò provoca un forte diverbio. Ammalati e personale si godono la scena dal “loggione”.
Aò me fai entrà grida lui alla reception. L’impiegata spiega a parole e a gesti che devono prima passare dallo scanner. La corretta posizione davanti al marchingegno richiede moltissimi tentativi mentre il malumore dei due sale visibilmente. Lei accenna addirittura ad una imbufalita ritirata. Come il dio degli stolti vuole l’operazione giunge a a compimento. Entrati che furono: nuovo sorprendente e perentorio alt.
I belli de casa NON indossano la mascherina obbligatoria.
Al richiamo gentile ma fermo della reception lui da fuori di matto: manco l’avemo sto c…o de maschera eppoi nun la vedila TV se toje e nun la metteno manco li cani…
Ecco come il movimento no mask ha fatto altre 2 conquiste.
Ma, se mai dietro alla maschera ci fosse anche un sottofondo politico/ideologico/pecoreccio ecco in che mani e menti potrebbe finire il nostro futuro!!!