Olocausto: Roma ricorda il rastrellamento nazifascista del Quadraro

Durante la cerimonia per l'80esimo anniversario scoperta una targa toponomastica "Via Deportati del Quadraro: rastrellati dai nazifascisti il 17 aprile 1944"

Un momento della cerimonia di stamattina al Quadraro a Roma.

Oggi Roma ricorda l’80esimo anniversario del rastrellamento del Quadraro, il quartiere a sud di Roma abitato da partigiani e oppositori del regime fascista durante la seconda guerra mondiale. Qui, il 17 aprile del 1944 le truppe nazifasciste arrestarono circa 2mila persone.

La giornata di celebrazioni si è aperta con la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai deportati. “Il rastrellamento del Quadraro è una delle pagine più tragiche, terribili e cupe, della nostra storia insieme al massacro delle Fosse Ardeatine e al rastrellamento del quartiere ebraico. Sono episodi che si sono abbattuti su Roma durante la seconda guerra mondiale facendo toccare alla nostra civiltà il punto più basso”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Qui un intero quartiere è stato saccheggiato, gli uomini sono stati deportati per farne degli schiavi, in condizioni disumane. Tantissimi sono morti. È una ferita tragica che va commemorata anche per ricordare che dalla lotta della Resistenza e dalla sconfitta del nazifascismo sono nati i valori fondamentali alla base della nostra Costituzione”, ha aggiunto.

Alla cerimonia, a cui seguirà lo scoprimento di una targa toponomastica “Via Deportati del Quadraro: rastrellati dai nazifascisti il 17 aprile 1944”, partecipano diverse scuole del quartiere. “È importante che siate qui – ha aggiunto Gualtieri rivolgendosi agli studenti -. Quest’anno sono 80 anni, un tempo lungo che rischia di far venire meno la memoria e il ricordo. Il rischio dell’oblio è molto forte e non possiamo permettercelo, lo dobbiamo alla memoria dei coraggiosissimi abitanti del Quadraro e lo dobbiamo a tutti noi”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014