Omicidio Cerciello Rega: pg Cassazione, ucciso con 11 coltellate in 20 secondi

Chiesta conferma della condanna imposte ai due giovani americani, Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth

La Pg della Corte di Cassazione Francesca Loy ha chiesto la conferma delle condanne imposte ai due giovani americani, Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth, accusati di aver ucciso a Roma il 26 luglio 2019 il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Forse c’è stata una sottovalutazione da parte dei due carabinieri che pensavano di compiere una normale azione di recupero di uno zaino sottratto da due ragazzini” e invece “in 20 secondi Cerciello Rega è stato colpito da 11 fendenti che non c’era alcuna necessità di infliggere dato che ai due americani era stato solo chiesto di fermarsi”, ha sottolineato la Pg. Mario Cerciello Rega “era disarmato e, da carabiniere, si era qualificato. Anche a non voler credere fossero carabinieri, erano comunque due persone palesemente disarmate, convocate dai due imputati per un’estorsione” .

C’erano per i due imputati “delle alternative lecite: fermarsi o scappare, e nessuna necessità di infliggere, in una reazione fulminea, 11 fendenti a una persona disarmata”. “Elder tirò fuori il coltello nella piena consapevolezza che fosse difronte a un carabiniere e lo colpì – continua – Ma anche se così non fosse, essendo Cerciello disarmato, neppure sotto il profilo putativo si poteva scatenare la legittima difesa”.

Quando Elder colpisce Cerciello Rega, Hjorth “tiene occupato Varriale (collega della vittima ndr) che non può correre in soccorso e salvare Cerciello nel momento in cui viene accoltellato”. Ed è Natale che dopo l’omicidio nasconde l’arma del delitto nel controsoffitto della camera d’albergo dove i due si rifugiano.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014