Lazio seconda Regione per numero di corse dei treni che nel 2021 sono state 1.607 (941 Trenitalia e 666 Atac/Cotral), seconda per numero totale di treni con 260 convogli di 17,3 anni di eta’ media (poco sopra la media nazionale di 15,3) con differenze clamorose che emergono tra le flotte Atac/Cotral (di Roma Lido e Roma Nord) oltre 33 anni medi di eta’, e quelli Trenitalia di 12 anni in media. Ma male, molto male, la qualità della Roma Lido. Insomma il metromare di Roma non decolla, e il trenino per Ostia rimane ancora da far west.
Nel Lazio meno ferrovie a binario unico rispetto alle altre regioni
Record positivo assoluto del Lazio e’ quello per la minor percentuale di ferrovie a binario unico: sono 1.008 km le ferrovie doppio binario (dato migliore nazionale) e 348 km quelle a binario unico. Record negativo invece il dato sugli investimenti dal bilancio regionale che se Italia sono stati mediamente per il 2021, pari allo 0,57 per cento, nel Lazio sono di appena dello 0,10 per cento del bilancio (penultima Regione) pari a soli 27,7 mln di stanziamenti per il materiale rotabile e 0 per i servizi.
Bocciate Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo
Oltre a questi dati, Legambiente nel rapporto Pendolaria 2023 torna anche con la classifica delle 10 linee peggiori d’Italia. Nelle prime posizioni le Ex linee Circumvesuviane, la Roma-Lido (il trenino per Ostia o metromare) e Roma Nord-Viterbo, la Catania- Caltagirone-Gela, a seguire Milano-Mortara, Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia, Genova-Acqui-Asti, Novara- Biella-Santhià, Trento-Bassano Del Grappa, Portomaggiore-Bologna, Bari-Bitritto. Un quadro quello di Pendolaria 2023 “abbastanza preoccupante su cui, per superare ritardi e problemi, è necessario accelerare il passo avviando una vera cura del ferro”.
Legambiente: il governo investa di più per i pendolari
Per questo per Legambiente “è fondamentale che il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi davvero una priorità per il governo Meloni, prevedendo maggiori risorse economiche pari a 500 milioni l’anno per rafforzare il servizio ferroviario regionale (per acquisto e revamping dei treni) e 1,5 miliardi l’anno per realizzare linee metropolitane, tranvie, linee suburbane”.