Putin, possibile un incontro informale con Salvini. La città blindata

Fervono dunque i preparativi per accogliere il presidente russo a Roma, giovedì, dove incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e papa Francesco

Putin e Mattarella

Vladimir Putin è in arrivo in Italia. E quando lo zar si muove, si vede. Fervono dunque i preparativi per accogliere il presidente russo a Roma, giovedì, dove incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e papa Francesco, che gli aprirà le porte del Vaticano per la terza volta da quando è diventato pontefice. Tutto in giornata, compreso un meeting informale che dovrebbe avere con il vice premier Matteo Salvini. Putin, dicono i bene informati, ultimamente preferisce così: comprimere quando si può e rientrare presto al Cremlino.

Lo zar manca dall’Italia dal 2015, quando visitò il padiglione russo all’Expo di Milano e poi ci affiancò un salto a Roma (ci fu tempo anche per un breve saluto all’amico Silvio Berlusconi a Fiumicino). Uno iato giudicato da Conte “troppo lungo” nel corso del suo viaggio a Mosca lo scorso ottobre. Ed eccoci qui. Sul tavolo, fanno sapere fonti diplomatiche, non ci si aspetta la firma né di grandi intese né di grandi contratti (quel che si poteva fare si è già fatto al Forum economico di San Pietroburgo). Stando allo staff presidenziale, nel corso degli incontri saranno discusse “le questioni chiave della cooperazione italo-russa nella sfera politica, commerciale, economica, culturale e umanitaria, nonché temi di attualità internazionale e regionale”. Insomma, tutto. Putin e Conte parteciperanno poi al Forum di dialogo delle società civili. Ovvero un dossier caro alla diplomazia italiana, che in tempo di sanzioni punta molto a rinsaldare la cooperazione ‘people to people’.

Già, le sanzioni. Putin nel corso dell’intervista rilasciata di recente a San Pietroburgo alle grandi agenzie internazionali, tra cui l’ANSA, ha detto chiaro e tondo di non aspettarsi scatti in avanti in solitaria da parte di Roma su questo fronte poiché l’Italia fa parte di “un chiaro contesto internazionale” e che l’Europa in generale non è pronta a “tale livello di sovranità”. Una stoccata nei confronti degli Usa, ovviamente. Però la visita sarà senz’altro un’occasione per fare il punto, dato che l’Italia parla apertamente di voler ammorbidire i partner Ue. L’altro tema – oltre all’Ucraina – che di solito domina l’agenda degli incontri bilaterali è quello della Libia, dove il Cremlino può esercitare una certa influenza (e non a caso alla conferenza di Palermo garantì la presenza del premier Dmitri Medvedv). Riflettori puntati poi per il colloquio con il Papa. Il mondo ortodosso, dopo lo scisma della chiesa ucraina dal patriarcato di Mosca, è in subbuglio e l’appuntamento cade alla vigilia del grande incontro di Francesco con l’arcivescovo maggiore, i membri del Sinodo permanente e i metropoliti della Chiesa greco-cattolica in Ucraina che si terrà il 5-6 luglio in Vaticano proprio sulla situazione “delicata” nell’est del Paese. Il Cremlino, sull’attesissimo possibile invito da parte di Putin al pontefice a visitare la Russia (sarebbe un evento storico), ha promesso ai giornalisti del pool un aggiornamento “al più presto”, salvo poi scomparire dai radar. Roma naturalmente sarà blindata, con una zona rossa in cui non saranno consentite manifestazioni o altri tipi di contestazioni che abbraccerà grosso modo il centro della città.

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