Turisti e titolari di bar e ristoranti rallentano gli obiettivi sulla raccolta differenziata a Roma, soprattutto nel centro storico, ma senza risparmiare le periferie. Secondo il racconto del Messaggero, gli ospiti dei bed & breakfast buttano i sacchetti di spazzatura nei cestini destinati alla carta, mentre i ristoratori lasciano i cartoni nei cassonetti destinati alle famiglie e durante la notte abbandonano per strada i sacchi pieni di bottiglie di vetro e di plastica. Con la motivazione, in parte vera, riconosce il quotidiano romano, che non funziona il servizio di ritiro dei materiali davanti ai locali.
Campidoglio e Ama – continua il Messaggero – hanno obiettivi ambiziosi sulla raccolta differenziata: vogliono portare al 50 per cento il totale dei rifiuti da mandare al riciclaggio, per raggiungere il 60 nel 2027 e il 70 nel 2035. Ma, a guardare i numeri, serviranno maggiori sforzi. Se nel 2022 si era superato il tetto del 46 per cento, quest’anno si è tornati a quota 45: per la precisione tra il 45,7 e il 45,8. Sicuramente, come ricorda appena può il sindaco Roberto Gualtieri, il comportamento dei titolari dei locali, che scaricano nei cassonetti destinati alle famiglie, non aiuta. E al riguardo va ricordato che gli ispettori di Ama, nei loro blitz davanti a bar e ristoranti, hanno scoperto che nel 20 per cento dei casi questi esercenti – oltre a lasciare i sacchetti all’estemo negli orari sbagliati e a non pagare la Tari – non differenziavano neppure i materiali. Ma oltre alle cattive abitudini, ci sono problemi strutturali legati alla mancanza di impianti che rallentano la filiera della differenziata.