Rifiuti, Roma punta su Aprilia. Il Tar conferma lo sblocco di Albano

Con il ritorno dei romani riemergono i vecchi problemi della Capitale. In attesa del termovalorizzatore, si punta su Aprilia e Albano

Rifiuti davanti all'ingresso dell'area che potrebbe ospitare in futuro il termovalorizzatore di Roma.

Roma inizia a ripopolarsi con la fine delle vacanze estive e questo comporterà gradualmente un aumento della produzione dei rifiuti. Ancora per la prossima settimana la previsione delle quantità sembra riportare a carichi sostenibili per l’Ama, che si dovrebbe limitare a utilizzare gli impianti di trattamento cittadini (tmb e tm di Rocca Cencia, tmb Malagrotta) per fare fronte alle scarse 16mila tonnellate di rifiuti prodotti.

Ciò nonostante la municipalizzata non ha smesso di avvalersi del tmb di Rida ad Aprilia, che a luglio ha toccato picchi di conferimenti fino a 5mila tonnellate alla settimana e nella scorsa si è assestato a 2.400. Per la prossima la richiesta di supporto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati capitolini comunicata dal servizio impianti di via Calderon de la Barca, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, sfiorerebbe il doppio: 4.200 tonnellate. Una proporzione non sostenibile per il gestore del tbm che si appresta a tagliare (presumibilmente per un terzo) le quantità in entrata.

Tutto questo mentre il Tar del Lazio conferma lo sblocco della discarica di Albano. “Considerato che continua ad essere indimostrato che il conferimento in discarica disposto dagli atti impugnati sia causa di un eventuale aggravamento del danno ambientale, o di pregiudizio per la salute delle persone” e “che, come già rilevato” sia dalla Sezione che “dal Consiglio di Stato, la comparazione degli interessi, alla luce di ciò e in ragione della grave e persistente crisi legata alla gestione dei rifiuti, determina l’insussistenza del periculum in mora” e “che la complessità della fattispecie costituisce causa eccezionale per compensare le spese della presente fase cautelare tra tutte le parti” il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) respinge la domanda cautelare.

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