Rogo TMB: dopo un mese è una discarica fra le case

Spazzatura ammassata, putrescente e maleodorante. Tutt'intorno case e asili. I rischi sono tanti e il Sindaco Raggi, qui, non si è mai fatta vedere.

 

Ad un mese dal rogo dell’impianto per il trattamento di rifiuti a Roma “la situazione all’interno del sito è agghiacciante”.

A dirlo su Facebook l’assessore alla cultura del III Municipio Christian Raimo che posta anche dei video girati all’interno del Tmb Salario dai rappresentanti della Cgil. “Mostrano 2mila tonnellate di rifiuti in parte combusti, in parte marci, ammassati dove capita capita. Una discarica a cielo aperto a cinquanta metri dalle case, a cento da un asilo nido. Per un mese non c’è stata nessuna informazione, nessun tipo di comunicazione con il municipio, con le scuole del territorio, con i comitati, e tutto questo anche nascondendo un paesaggio del genere -scrive – Guardate uno qualunque di questi video per rendervi conto non dell’irresponsabilità di chi dovrebbe gestire quest’impianto, ma della mancanza di principio di realtà.

Di fronte a queste immagini dopo un mese, la sindaca Raggi ha parlato dell’impianto di “riciclo creativo” che verrà, di “repair café”*. E non è venuta nemmeno cinque minuti a parlare con gli abitanti delle zone circostanti”. “Con Giovanni Caudo, con l’Osservatorio Permanente sul tmb, con i comitati di zona abbiamo deciso che il 15 saremo a fare presenza alla commissione trasparenza che si svolgerà in municipio, dove si spera sarà presente l’assessora all’ambiente Pinuccia Montanari -aggiunge Raimo-

Il 15 pomeriggio saremo al Campidoglio dove si svolgerà il consiglio straordinario dei rifiuti, sperando di non ascoltare idiozie come quelle per cui si parla di materiale post-consumo, riciclo creativo, repair café”

*luoghi che promuovono la sostenibilità, evitando di disfarsi di oggetti che potrebbero ancora funzionare e recuperare la capacità di aggiustare le cose.

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