Roma: al San Camillo inaugurato posto di polizia aperto 24 ore

"Tutto questo lo facciamo per la vicinanza al personale sanitario", ha detto il ministro Piantedosi

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Un posto di polizia aperto h24 al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma: è stato inaugurato oggi alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Vittorio Pisani, il questore di Roma Carmine Belfiore, l’assessore capitolino Barbara Funari e il direttore generale del San Camillo-Forlanini, Narciso Mostarda.

Il posto di polizia dipende dal XII distretto di pubblica sicurezza, Monteverde della Questura di Roma e, grazie ai rinforzi assegnati dal dipartimento della pubblica sicurezza, è aperto 24 ore su 24 e sette giorni su sette.

La ristrutturazione e il recente ammodernamento ha reso il posto di polizia del complesso ospedaliero San Camillo facilmente identificabile dai fruitori dei servizi dell’ospedale anche attraverso l’introduzione di specifici cartelli di segnalazione lungo tutti percorsi ospedalieri. È un sistema che stiamo cercando di portare avanti “in maniera strutturale e progressiva. I reati contro il personale sanitario sono in impetuosa crescita: nell’ultimo anno c’è stato un incremento di oltre il 50 per cento – ha dichiarato il ministro Piantedosi -. Siamo di fronte a un dato statistico fortemente preoccupante. Quindi con il governo abbiamo attuato delle iniziative per rafforzare il personale delle forze di polizia. L’obiettivo è riavvicinare e ricostituire le strutture di polizia nei luoghi dove avviene la circolazione delle persone e gli ospedali è uno di questi. C’è un sistema di raccordo tra le forze di polizia esemplare. Ad oggi – ha spiegato Piantedosi – siamo passati da 126 poli ospedalieri coperti da posti di polizia a 189: quindi in 9 mesi sono stati incrementati a più del 50 per cento ed esteso quasi dappertutto l’orario dalle 8 alle 20. Qui e in altri 5 ospedali della città di Roma i posti di polizia sono attivi h24. E continueremo parallelamente al rafforzamento degli organici di forze di polizia che è un obiettivo prioritario del governo. Tutto questo lo facciamo per la vicinanza al personale sanitario”, ha concluso il ministro.

“Una giornata significativa – ha detto il presidente Rocca -. Sono contento perché grazie a questo impegno del ministro e della polizia siamo riusciti a portare h24. Per una persona come me che ha fatto parte per 15 anni della Croce Rossa, la parola protezione è fondamentale. Noi negli ultimi anni assistiamo ad un fenomeno di regressione, perché gli operatori sanitari” sono vittime di guerre a livello internazionale e aggressioni a livello sociale. “Io ho conosciuto il posto di pubblica sicurezza come un punto di riferimento. La grande sfida, che io sento come istituzione, è lavorare a livello culturale per riportare al centro un rispetto verso l’operatore sanitario – ha sottolineato Rocca -. Ripartire da noi come autorità per dare attenzione al nostro personale, un lavoro da iniziare a fare a scuola: educare al rispetto. Oggi noi diamo un segnale fondamentale di attenzione e protezione nei confronti del nostro personale sanitario”, ha concluso.

Carmine Belfiore, questore di Roma ha spiegato che si tratta di “un sistema di sicurezza integrato e partecipato, una attività che stiamo cercando di portare in tutta Roma, che è una città complicata: coniugare sicurezza e sanità è una nostra missione. Il nostro obiettivo è quello di rasserenare tutti gli attori: i medici, i pazienti e i parenti. Il pronto soccorso è frequentato da molti soggetti e molti non rispettano le regole. Con la nostra presenza oggi si compie un primo passo verso un percorso per garantire più sicurezza ai cittadini. Quando avremo più personale faremo di tutto affinché il sistema San Camillo sia diffuso in tutta Roma”, ha concluso Belfiore.

“Questo è un ospedale che non chiude mai con un pronto soccorso che conta circa 60mila accessi l’anno e un milione di prestazioni specialistiche, una struttura in grado di trattare quasi 150 pazienti con trapianto d’organo l’anno – ha detto il direttore Mostarda – Vogliamo costruire un modo nuovo di governare la sofferenza, affinché i pazienti, i familiari e gli operatori sanitari non si sentano soli”. Le innovazioni strutturali prevedono l’utilizzo di strumentazioni tra le quali un sistema di video-sorveglianza che consente al personale in servizio di monitorare in tempo reale eventuali situazioni di emergenza. Nell’ottica di un sistema di sicurezza integrata e partecipata, il posto di Polizia è collegato via radio con le Guardie Particolari Giurate in servizio presso lo stesso ospedale per garantire e integrare le necessità della safety con quelle di security, riducendo così significativamente i tempi di intervento.

Le innovazioni organizzative sono frutto di una strutturata analisi dei rischi e delle vulnerabilità, affrontata in sinergia con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’azienda ospedaliera, con gli addetti sanitari del pronto soccorso (emergency), con le Guardie particolari giurate (safety), e con i poliziotti del XII distretto di polizia di Stato “Monteverde” (security). Tale approccio innovativo ha permesso di approntare soluzioni efficienti ed efficaci, condivise tra tutte le parti che convivono all’interno del complesso ospedaliero, nel rispetto delle singole competenze. Ouesto innovativo modello organizzativo integrato safety-security-emergency – presentato al Congresso Nazionale “sicurezza degli operatori in sanità: educare alla prevenzione e alla gestione del conflitto e della violenza”, svoltosi a Piacenza il 9 marzo scorso – ha il pregio di diventare un prototipo di riferimento da estendere a tutti i posti di polizia presso gli ospedali presenti sul territorio nazionale.

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