Il Questore di Roma, Roberto Massucci, d’intesa con il Capo della Polizia, ha aperto una indagine interna legata ai controlli effettuati dagli agenti su Francis Kaufmann, l’uomo indagato per l’omicidio della bambina di pochi mesi, trovata morta il 7 giugno scorso a Villa Pamphili, a Roma, a poca distanza dal corpo di sua madre. E’ quanto si apprende dalla Questura di Roma. Gli accertamenti sono disposti “per una puntuale ricostruzione”, all’insegna “della fiducia e della trasparenza” cui la Questura “orienta quotidianamente l’impegno delle donne e degli uomini della polizia di stato nella provincia di Roma e, analogamente, il rapporto con la collettività e le altre istituzioni”. I controlli sono “nell’ottica di una compiuta analisi dell’approccio operativo”.
In merito agli omicidi a Villa Phampili a Roma, “bene l’indagine interna. Dobbiamo avere il coraggio di chiederci se abbiamo fatto tutto il possibile”. Lo dichiara in una nota l’assessora alle Attività produttive e Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli. “Ringrazio il questore di Roma, Roberto Massucci, per aver disposto l’apertura di un’indagine interna – aggiunge Lucarelli -. Una scelta importante, che conferma la volontà di non voltarsi dall’altra parte e di affrontare con serietà e trasparenza ogni interrogativo che un fatto così drammatico inevitabilmente solleva. Di fronte a una tragedia come quella avvenuta a Villa Pamphili, la domanda più difficile, ma anche più necessaria, che dobbiamo porci è: abbiamo fatto davvero tutto il possibile? Abbiamo saputo cogliere i segnali, attivare gli strumenti giusti, mettere in campo tutte le risorse disponibili per proteggere una donna e la sua bambina? Non si tratta di cercare colpe, ma di mantenere aperta una riflessione lucida e costruttiva. Ogni evento così doloroso ci richiama a un margine di miglioramento che non possiamo ignorare. Oggi abbiamo l’occasione, e il dovere, di trasformare questo dolore in responsabilità concreta. Perché rafforzare la prevenzione significa anche avere il coraggio di capire se qualcosa può essere migliorato: investire nella formazione, potenziare gli strumenti operativi, consolidare le sinergie tra le istituzioni. È questo lo spirito con cui abbiamo avviato la Cabina di Regia del progetto Mara: un luogo stabile di coordinamento tra Roma Capitale, forze dell’ordine, Procura, Asl, Scuole e associazioni che gestiscono i centri antiviolenza, per mettere a sistema dati, strumenti e competenze. Solo così possiamo rafforzare in modo strutturale la rete di protezione, intervenire in modo tempestivo e non lasciare nessuna da sola”, conclude Lucarelli.