Traffico in tilt per un blitz degli attivisti di Extinction Rebellion che, in protesta contro gas e carbone, hanno bloccato il Raccordo anulare di Roma.
I manifestanti si sono seduti in mezzo alla strada con uno striscione tenuto tra le mani e sono stati strattonati da alcuni guidatori per liberare il passaggio, tra cui una donna che pero’ avverte gli altri: “senza usare la violenza”.
E poi urla: “voi avete di diritto a protestare ma io ho il diritto di andare a lavorare per dare da mangiare ai miei figli”.
Le Forze dell’ordine, arrivate sul posto, hanno spostato di lato le persone, rimossi gli striscioni e permesso agli automobilisti di ripartire.
A rivendicarlo, in una nota, lo stesso movimento di disobbedienza civile nato nel 2021 all’interno di Extinction Rebellion e ora indipendente che così ripetono nella capitale le azioni congiunte di Padova, Milano e Massa Carrara dello scorso 10 giugno. “Gli attivisti e le attiviste si erano organizzate per bloccare entrambe le direzioni di scorrimento del Grande Raccordo Anulare, ma uno dei due gruppi è stato intercettato dalle forze dell’ordine ancora prima dell’inizio dell’azione”, raccontano i giovani nella nota sottolineando come le loro azioni siano improntate alla non violenza. Il secondo gruppo, invece, è invece risucito a procedere con l’azione, e il blocco è proseguito finché le forze dell’ordine non sono intervenute per portare i manifestanti in questura per le identificazioni di rito. “Quello di oggi non resterà un caso isolato. Nel mese di giugno ‘Ultima Generazione’ – assicurano i promotori dell’iniziativa – porterà nelle strade la sua protesta e le sue azioni di disobbedienza civile non violenta per chiedere agli abitanti della Capitale di unirsi alla campagna e chiedere al Governo locale e nazionale un intervento, prima che sia troppo tardi”.