Roma: Termini, San Lorenzo e stazioni zone più a rischio sicurezza

tavolo sicurezza, trovati 9 mln per telecamere e luci

Implementare i sistemi di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana, così come alle fermate degli autobus, e migliorare l’illuminazione nelle zone più buie della città. Da oggi a Roma inizia la messa in atto di una serie di provvedimenti sul fronte sicurezza pubblica. La Capitale nelle scorse settimane è stata teatro di numerosi episodi di violenza sessuale ai danni delle donne. Tre solamente nell’ultimo fine settimana. Per discutere in merito alle misure da adottare per arginare il problema, si è riunito oggi un tavolo tecnico interistituzionale in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di Roma Capitale. Dai numeri emersi nel corso del confronto, a quanto si apprende, Roma appare più sicura di Milano, stando al numero di denunce pervenute alle forze dell’ordine.

Un totale di nove milioni sono già stati stanziati per il periodo 2022-2023 e le misure principali riguarderanno: il rafforzamento della rete di videosorveglianza, sia pubblica che privata, e l’implementazione dell’illuminazione delle strade, con particolare attenzione ai quartieri periferici. Per quanto riguarda le zone più a rischio, che si trovano al centro del provvedimento, si tratta della zona attorno alla stazione Termini – con particolare attenzione a via Marsala, via Giolitti e via dei Mille – le stazioni della metropolitana, con particolare attenzione alla linea A, e le aree mercatali che la sera mancano di illuminazione, come quella di San Lorenzo. “Abbiamo chiesto al prefetto di capire quali sono le aree meno sicure e quelle più colpite dalle violenze”, ha spiegato a termine dell’incontro l’assessora alle Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli. “Una valutazione più specifica arriverà la prossima settimana – ha sottolineato -. I dati non sono preoccupanti in generale, anche se poi, ovviamente, da cittadina, da donna e mamma, ritengo che basti un caso solo per intervenire sulla sicurezza in una zona”.

Nella Capitale “gli investimenti – ha osservato Lucarelli – riguarderanno la messa in rete di sistemi di videosorveglianza, con l’aumento di metodi tecnologici per la qualità delle immagini. Lavoreremo anche per integrare la videosorveglianza dei privati. Abbiamo chiesto che questo tavolo interistituzionale e interforze sia un tavolo permanente e riguarderà anche la presa in carico delle donne vittime di violenza e di attenzione sulla violenza familiare”. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica della città l’assessora ha precisato: “Abbiamo avuto un report da parte di Acea sui consumi e secondo questo l’illuminazione pubblica ha un impatto abbastanza ridotto sui consumi. Come ho già avuto modo di dire non si può spegnere Roma. Una città più illuminata è una città più sicura”.

Sabato scorso a Roma le tre violenze si sono verificate rispettivamente alla Garbatella, dove una 40enne è stata aggredita in strada a un ignoto; a San Lorenzo, vittima un giovane 22enne accerchiato e violentato da un branco di uomini; a San Basilio, dove una ventenne rom è rimasta sequestrata in casa della famiglia del fidanzato. Nel 2022 almeno altre tre violenze nella Capitale hanno scosso la cittadinanza. A Centocelle, a marzo scorso, un ragazzo è stato derubato e violentato da due tunisini in strada. A giugno scorso, una 20enne norvegese è stata vittima della violenza di due coetanei svedesi in zona Viminale. A settembre in via Palestro, nelle vicinanze di piazza Indipendenza, una 26enne è stata aggredita e palpeggiata in strada da un 34enne somalo, nella notte, a termine del turno di lavoro in un locale.

Al tavolo tecnico di oggi, presieduto dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, hanno preso parte – oltre all’assessora Lucarelli – il vicario del questore di Roma, Mauro Baroni, il comandante provinciale dei carabinieri, Lorenzo Falferi, il comandante provinciale della guardia di finanza, Gavino Putzu, il comandante della polizia locale di Roma, Ugo Angeloni.

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