La Tuscia dice no all’ipotesi che nel territorio venga installato un deposito di scorie nucleari. Ne scrive oggi il dorso romano de La Repubblica, ricordando la manifestazione di protesta che si terrà domani, 25 settembre, nel Comune di Canino.
All’incontro che sarà ospitato nel Teatro comunale parteciperanno tutti i sindaci della Tuscia, insieme a comitati e associazioni contrati all’eventuale scelta del territorio laziali come sito di stoccaggio.
Le probabilità che sarà proprio la Tuscia a ospitare i 95mila metri cubi di materiale radioattivo – scrive Repubblica – sono, abbastanza alte: dei 51 siti totali in Italia, indicati dalla Sogin, la società a partecipazione interamente statale incaricata dell’individuazione e della gestione dello stoccaggio delle scorie, ben 21 sono si trovano nella Tuscia viterbese.