Sicurezza a Roma, Piantedosi: videosorveglianza, più agenti e riqualificazione zona Termini

Progetto che sarà "avviato da luglio prossimo e che andrà da piazza dei Cinquecento a piazza Repubblica, compresi gli attraversamenti"

Aumento dei sistemi di videosorveglianza, più agenti di polizia, ma soprattutto riqualificazione dell’area della stazione Termini di Roma. Queste le principali misure previste nel piano sicurezza, di cui ha parlato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in occasione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha presieduto questa mattina in prefettura a Roma. In particolare, Piantedosi punta sui lavori di riqualificazione dell’intera zona Termini. Progetto che sarà “avviato da luglio prossimo e che andrà da piazza dei Cinquecento a piazza Repubblica, compresi gli attraversamenti”. Un’occasione per creare “un sistema di sicurezza da condividere con il Comune di Roma” che preveda condizioni strutturali per una logistica finalizzata “alle forze dell’ordine in modo che possano essere visibili”.

Il tema sicurezza è tornato al centro dell’attenzione dopo gli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Roma e Milano. Nei quartieri periferici e nei pressi delle stazioni molto spesso, infatti, si verificano episodi di violenza e criminalità. “Siamo consapevoli degli episodi ripetuti ciclicamente sia a Roma come Milano. Ma sottolineo che” questi “non sono la prova dell’inefficienza dei servizi” di sicurezza. Il ministro osserva che quella di Termini “è un’area molto particolare, le stazioni per loro natura sono un luogo di attrazione per l’emarginazione sociale, persone che tendono ad addensarsi lì perché si sentono più sicuri. Attraverso l’offerta dell’hub vaccinale è riuscita a censire numericamente le persone che gravitano attorno alla stazione: sono 160 di 35 nazionalità e il 20 per cento sono italiani”. Dati che portano Piantedosi a dire che “talvolta, frettolosamente, si tende ad attribuire quei fenomeni ad altri fenomeni come gli sbarchi, che sicuramente vanno messi sotto controllo perché non devono contribuire ad alimentare le fasce di emarginazione, ma è un fenomeno più complesso di quello che teniamo a rappresentare semplicisticamente”.

Tra i problemi che caratterizzano la situazione nei pressi della stazione Termini di Roma c’è la “forte presenza di esercizi commerciali abusivi o che lavorano in maniera irregolare. Circa 20 i provvedimenti di chiusura e altrettanti sono in istruttoria per intervenire”. Sicuramente non verranno impiegati tutti a Termini, ma nella Capitale ci sarà “un saldo di 50 agenti in più” da giugno al netto del turn over. Il ministro ha detto che complessivamente in Italia saranno 6 mila i nuovi agenti e oltre ai 50 ne arriveranno altri. Altro strumento è quello della videosorveglianza che a Roma sarà potenziata. Nel 2023 “è previsto un aumento della quota di contribuzione annuale pari a 5.362.920 euro e in più dal fondo di giustizia, daremo un’assegnazione di un milione di euro a ciascun comune delle aree Metropolitane. Quindi abbiamo in cantiere – ha aggiunto il ministro – di dare per il 2023 una ulteriore contribuzione di 6 o 7 milioni circa”.

Intanto Roma da quasi due mesi è senza prefetto ma i tempi per la nomina, secondo Piantedosi, sono brevi, addirittura imminenti “e se non è oggi, avverrà entro la prossima settimana”. Assicura il ministro che coglie “l’occasione per un plauso al vice prefetto vicario Raffaela Moscarella”. Inoltre, per sottolineare lo sforzo profuso delle forze dell’ordine per la sicurezza a Termini, Piantedosi snocciola i dati dei controlli condotti dal 16 gennaio al 2 maggio e che hanno visto impiegate 2.865 unità, cui si sono aggiunti 161 appartenenti alla polizia municipale e 18 dipendenti di altri enti. 28.038 le persone controllate, di cui 10.100 straniere, con 164 persone arrestate e 305 denunciate. I controlli hanno riguardato anche 5.200 veicoli e 501 esercizi pubblici, dove sono stati individuati 7 lavoratori in nero o irregolari. Sono state 7 le proposte di sospensione o revoca della licenza e 15 le proposte di provvedimenti ex art. 100 Tulps. Gli stranieri espulsi sono stati 25, di cui 6 accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri. All’esito dell’attività di polizia, sono state anche disposte 68 misure di prevenzione personale, di cui 6 fogli di via obbligatori e 62 divieti di accesso alle aree urbane. Infine, sono state anche accertate 428 violazioni amministrative, oltre a 111 di natura fiscale.

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