Terremoto: è salito il numero dei morti, oltre 5mila le vittime tra Turchia e Siria – VIDEOGALLERY

La Turchia e la Siria sono state colpite ieri da due violentissime scosse di terremoto in quello che il presidente turco ha definito il più grave sisma dopo quello che colpì la provincia turca di Erzincan nel 1939

È salito a 5.016 morti e 22.534 feriti il bilancio delle due violente scosse di terremoto di magnitudo 7.8 e 7.6 registrate ieri nella provincia meridionale turca di Kahramanmaras. In Turchia i morti accertati sono 3.419 mentre i feriti sono 20.534, nell’ultimo aggiornamento fornito dal vicepresidente turco, Fuat Oktay, il quale ha affermato che le squadre di soccorso sono riuscite a estrarre vive dalle macerie almeno 8mila persone.

In Siria, il bilancio parziale è salito a 1.597 morti e oltre duemila feriti, secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), organizzazione non governativa con sede a Londra con una vasta rete di fonti sul campo. Il bilancio comprende le vittime registrate sia nelle zone controllate dal governo che quelle gestite dai gruppi armati sostenuti dalla Turchia nelle provincie di Idlib e Afrin.

Secondo quanto affermano fonti locali citate dal Sohr, sono almeno 72 le città e i villaggi devastati dal doppio sisma nella Siria nordoccidentale e occidentale con migliaia di persone che hanno trascorso la notte fuori dalle loro abitazioni in ripari di fortuna all’aperto, nonostante le temperature sotto lo zero, a causa delle continue scosse di assestamento che stanno provocando crolli degli edifici danneggiati.

 

Intanto, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato sette giorni di lutto nazionale per le vittime del sisma. “A causa dei terremoti avvenuti nel nostro Paese il 6 febbraio 2023 è stato dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni. La nostra bandiera sarà issata a mezz’asta fino al tramonto di domenica 12 febbraio 2023, in tutte le rappresentanze del nostro Paese e all’estero”, ha affermato Erdogan in una nota.

Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani almeno 58 tra villaggi e città sotto il controllo del governo di Damasco guidato dal presidente Bashar al Assad – tra cui Latakia, Hama e Aleppo – sono state colpiti dal sisma. Devastate anche le provincie di Afrin e Idlib, controllate in buona parte dalle milizie ribelli sostenute dalle Forze armate turche.

 

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