Il Terzo Settore all’assessore Funari: sui senzatetto bisogna collaborare

La portavoce Francesca Danese: “Le risorse e le strutture spesso sono inadeguate, ma basta con la logica dell’emergenza. Per gli homeless negli ospedali pensare alle dimissioni protette”

Senzatetto a Roma
Senzatetto a Roma

L’inverno è oramai entrato a pieno regime anche a Roma, le banchine del Tevere sono ormai strapiene di mini accampamenti di senzatetto, e l’assessora al Sociale Barbara Funari assicura: “Apriremo altri 106 posti, 60 dopo Natale, 20 sulla Portuense entro le prossime due settimane. Se necessario, allestiremo anche delle tensostrutture che prevedono un iter più snello”. Le associazioni del Terzo Settore, compreso il Forum, chiedono che questione ‘homeless’ non sia affrontata con la logica dell’emergenza, ma in modo più strutturale, programmando assieme.

Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore nel Lazio, afferma che “chi si insedia a novembre e non trova il piano inverno fatto ha logicamente delle difficoltà, ma serve una programmazione diversa, non possiamo sempre vivere nella logica dell’emergenza”. I 40 mila euro messi a disposizione dei municipi possono non bastare, anche perché molti di essi, se si fa eccezione per il terzo municipio, non hanno le strutture per accogliere i senzatetto.

A Roma ormai ci sono non meno di 15 mila persone che vivono in strada, e il loro numero nel corso degli anni è aumentato. “Molte persone stanno nei centri accoglienza per anni, perché residence sono stati chiusi – ci dice Danes – Invece servirebbero più housing e cousing, d’altronde nella nostra città ci sono tante case vuote”.

Ma il mondo dei senzatetto ha varie sfaccettature. Spesso gli homeless soffrono di più malattie, e di sovente devono far ricorso alle strutture sanitarie. “Come Forum lanciamo il progetto ‘porte aperte’ affinché si ricorra per gli homeless alle dimissioni protette. Ci sono senzatetto che vengono curati in ospedale, ma  una volta dimessi rientrano dopo qualche settimana”, dice Danese.

Ed emerge anche una questione ‘minori’. “Confido che la Sua nomina a Primo cittadino di Roma coincida con un chiaro impegno della Sua amministrazione verso i diritti delle migliaia di persone di minore età, nate nella nostra città e che frequentano le nostre scuole, private del diritto di cittadinanza”. Lo scrive la Prof.ssa Lucia Ercoli, Presidente Associazione Fonte di Ismaele e responsabile sanitario e scientifico Medicina Solidale in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. 

“In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – aggiunge – la Garante Infanzia Italia ha lanciato il manifesto sulla partecipazione dei minorenni. Il manifesto “contiene cinque raccomandazioni indirizzate a Parlamento, Governo, regioni ed enti locali” per “ coinvolgere bambini e adolescenti in tutte le scelte che li riguardano e  adottare una normativa per disciplinare e sostenere la partecipazione attiva dei minori”.

“Ma come realizzare quanto auspicato dalla Garante infanzia – sottolinea la Ercoli nella lettera – senza il riconoscimento del primo dei diritti ovvero il diritto a vedere riconosciuta la propria identità di appartenenza al paese di nascita e/o alla sua cultura? In Italia oltre un milione di ragazzi aspettano di vedere riconosciuto questo diritto, tante volte affermato dalla politiche senza mai il passaggio concreto dalle parole di propaganda alla sua realizzazione”.

 

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