Trasporti: a Roma giornata di passione tra i binari, cancellazioni e ritardi tra Tiburtina e Ostiense

Preludio dei disagi che si prevede si possano registrare venerdì 23 maggio

Segnalazioni di treni in ritardo e cancellazioni

Una giornata di passione per residenti, pendolari e turisti a Roma, dove la circolazione ferroviaria in mattinata è stata compromessa da un guasto alla linea di alimentazione elettrica tra le stazioni Tiburtina e Ostiense. Preludio dei disagi che si prevede si possano registrare venerdì 23 maggio, quando si svolgerà uno sciopero nazionale del personale ferroviario. Sui tabelloni delle partenze stamattina campeggiavano ritardi fino a 90 minuti, cancellazioni e treni con binari non ancora assegnati, mentre centinaia di passeggeri cercavano soluzioni alternative chiedendo informazioni ad altri utenti o effettuando chiamate per un passaggio in macchina o per prenotare un taxi. Alla stazione Termini, alle 12:30 il treno per Fiumicino Aeroporto in partenza prevista alle 11:31 risultava ancora senza binario assegnato. “Devo prendere l’aereo, ma non so nemmeno se riuscirò ad arrivare”, ha detto María, una turista spagnola con in mano un biglietto Leonardo Express. “Il mio treno delle 11:10 è partito con 20 minuti di ritardo, pensavo fosse stato cancellato. Nel caos ho perso la corsa e adesso sto cercando un altro modo per arrivare a Fiumicino”, ha aggiunto. Lo stesso vale per gli altri numerosi convogli regionali che hanno subito delle cancellazioni. Tra le linee più interessate dai disservizi quelle dirette a Cesano, Bracciano, e Fara Sabina -Montelibretti. Ritardi anche per i treni provenienti da La Storta con punte di attesa fino a 90 minuti. Sono infatti interessati dai disagi i treni delle linee Fl1 Orte-Fiumicino e Fl3 Roma-Viterbo.

Intanto, mentre è stata potenziata l’assistenza ai passeggeri nelle stazioni di Tiburtina, Ostiense e Tuscolana ed è stata avviata la riprogrammazione del servizio ferroviario, con cancellazioni e limitazione delle corse, sui binari regnava l’incertezza. Alcuni si affollavano davanti ai monitor, altri si rifugiavano al bar. Valentina, mamma di due bambine, mentre sorseggiava un caffè in piedi, ha spiegato: “Le ho rassicurate che presto partiremo, ma non so se sarà davvero così. Da quello che so dovrebbe trattarsi di un guasto elettrico. Dovevamo andare a trovare i nonni a Bracciano. Ora hanno annunciato un ritardo di 80 minuti. Sciopero venerdì? Non ne so nulla, ma non mi stupisce”. Giovanni, 32 anni, pendolare romano a Tiburtina, era diretto a Cesano: “Lavoro in zona da anni, ma una situazione così non la vedevo da tempo. Il treno ha 90 minuti di ritardo e non so nemmeno se partirà. Dovrei essere in ufficio da un’ora. Sto pensando di tornare a casa. È davvero sconveniente che questi disagi debbano ricadere sulla gente comune, penso anche allo sciopero di venerdì”. Fuori la stazione, nel piazzale, i bus urbani come il 409 in direzione Arco di Travertino, sono stati presi d’assalto da passeggeri muniti di zaini, trolley e passeggini al loro seguito per raggiungere stazioni alternative. Venerdì 23 maggio per sciopero nazionale del personale di Ferrovie dello Stato i treni potrebbero subire cancellazioni e ritardi tra l’una di notte e la mezzanotte, sono stabilite due fasce di garanzia dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21.

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