Una centrale unica, controllata dalla polizia locale, con le immagini dei sistemi di videosorveglianza (pubblici e privati) presenti nella Capitale. È questo l’obiettivo – da realizzare entro il Giubileo del 2025 – dell’assessora capitolina alle Pari opportunità e Sicurezza, Monica Lucarelli, per rendere più sicure le strade della Capitale.
Tra le misure che l’amministrazione è pronta a mettere in campo l’assessora, in un’intervista sul dorso locale, ricorda anche quella di illuminare maggiormente le strade più buie della Capitale. Che servirà “non solo a rendere più sicura una zona ma anche a migliorare la lettura delle immagini di videosorveglianza”
“Guardando al Giubileo del 2025 – ha detto Lucarelli durante la commissione Pari opportunità, che si è riunita ieri per discutere dei tre casi di violenza sessuale avvenuti sabato 1 ottobre in tre zone diverse della Capitale – quando ci sarà una maggiore necessità di controllo del territorio, si vogliono mettere in rete anche le videocamere di una serie di soggetti pubblici, come quelle di Atac, che possono confluire verso una centrale unica della polizia locale: unire tutti i sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, dalle farmacie ai negozi, ci consente di avere un controllo puntale del territorio”. Sarebbe una strategia – ha continuato – che permetterebbe di mettere in pratica anche “un’azione preventiva, come è stato fatto negli aeroporti con l’antiterrorismo”.
Secondo l’assessora, dai primi dati forniti dalla prefettura, non si rileva un aumento dei reati “ma basta un solo caso per creare un allarme. Dopo lo stupro di Garbatella quindi ho fatto appello al prefetto a istituire un tavolo interforze, la città se è sicura per le donne è sicura per tutti: accendere un faro su questo problema significa fare attenzione a tutta la città”.
Lucarelli ha quindi ricordato che dal primo confronto in prefettura sono emersi una serie di interventi da mettere in campo: una analisi dei dati puntuale e interventi sull’illuminazione. Il prossimo incontro è in programma per la fine della settimana e affronterà anche il tema del bullismo e delle baby gang.
Oltre una settimana fa, ad accendere il dibattito sulla sicurezza in città, è stata la concomitanza di tre violenze sessuali in 24 ore in tre zone diverse della Capitale: il primo, quello che maggiormente ha preoccupato i residenti del quartiere, si è verificato alla Garbatella, poco dopo la mezzanotte tra venerdì e sabato in via Alessandro Valignano. Vittima una donna di 40 anni italiana che, dopo aver trascorso alcune ore in un ristorante della zona con alcuni amici, stava recuperando l’auto lasciata parcheggiata sulla strada. Non appena aperta la serratura della Fiat 500L, un uomo l’ha aggredita alle spalle, spingendola all’interno dell’abitacolo per approfittare di lei. Poche ore dopo, un altro inquietante episodio è avvenuto a San Lorenzo, uno studente 22enne alle 7 del mattino si è fermato su via Tiburtina perché il monopattino elettrico su cui viaggiava si è scaritcato. Un’auto si è fermata e ne sono scesi tre uomini che lo hanno minacciato, picchiato, derubato e violentato. Altra vicenda, invece, si è verificata nelle stesse ore in un appartamento in zona San Basilio, dove una ventenne è rimasta segregata in casa del fidanzato per ore vittima di una tentata violenza di gruppo.