Colosseo: dal 18 ottobre solo biglietti nominativi contro il bagarinaggio

Il Parco potenzia anche la rete di vendita sul posto con l’apertura di una nuova biglietteria in largo della Salara Vecchia/via dei Fori Imperiali, che si affianca a quella già esistente sulla piazza del Colosseo

Da mercoledì 18 ottobre i biglietti per accedere al Parco Archeologico del Colosseo saranno nominativi. La misura, annunciata lo scorso 20 settembre dal ministro della Cultura Sangiuliano, è stata introdotta per contrastare il fenomeno del bagarinaggio.

Il biglietto nominativo – spiega una nota – è acquistabile sia sul sito web www.colosseo.it, sia tramite call center, sia nelle biglietterie fisiche. Il Parco potenzia anche la rete di vendita sul posto con l’apertura di una nuova biglietteria in largo della Salara Vecchia/via dei Fori Imperiali, che si affianca a quella già esistente sulla piazza del Colosseo, portando così a sei le casse disponibili per il ritiro dei biglietti sul posto destinati ai visitatori singoli senza intermediari e fino ad esaurimento delle disponibilità. Contestualmente sarà raddoppiata la percentuale dei biglietti venduti sul posto favorendo il pubblico che non ha provveduto o non è riuscito ad accedere all’acquisto online.

Viene, poi, rimodulata la restante percentuale di quote destinate ai canali di vendita: il 25 per cento del totale dei biglietti sarà destinato alla piattaforma B2B per i tour operator; il 55per cento del totale sarà destinato alla piattaforma B2C ovvero per i visitatori singoli. Ulteriori novità sono previste a partire dall’1 novembre. In concomitanza con il ritorno dell’ora solare, l’Anfiteatro Flavio sarà fruibile dalle 8.30 (invece che dalle 9.00) per garantire anche durante la stagione invernale un ampliamento degli orari di apertura. A questo proposito, è stato confermato il prolungamento delle visite speciali “Luna sul Colosseo”, fino a fine anno e, a partire dal 31 ottobre, con orario dalle 18 alle 22.

“Ringrazio il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e il direttore generale Musei, Massimo Osanna, per la celerità con la quale sono riusciti a definire l’introduzione del biglietto nominativo, una misura centrale per liberare uno dei simboli del nostro patrimonio storico-culturale dal fenomeno del bagarinaggio”, ha affermato il ministro della Cultura. “Abbiamo ereditato una situazione intricata e un contenzioso che andava avanti da tempo, ma abbiamo districato rapidamente la matassa. Sul caso dei biglietti del Colosseo nelle scorse settimane abbiamo letto e sentito molto: a chi pensa solo a fare polemica rispondiamo ancora una volta con la forza dei fatti. Possiamo dire che grazie a questa misura e all’ampliamento dell’offerta avvenuto nel 2023, per il Parco archeologico del Colosseo comincia una nuova era”, ha aggiunto. Per Alfonsina Russo “in un momento storico in cui le città d’arte, non solo Roma, stanno vivendo un periodo di overtourism dove la domanda supera di gran lunga l’offerta, ricordiamo che, al fine di garantire la sicurezza dei visitatori e la tutela del patrimonio artistico, al Colosseo è consentito un massimo di 3.000 accessi in contemporanea. Si tratta di un contingentamento soggetto a periodiche revisioni con lo scopo di estendere le capacità, nel pieno rispetto delle prescrizioni precedentemente menzionate”.

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