L’Accademia Nazionale di S. Cecilia ha dedicato tutta la giornata di oggi (lunedì 6 maggio) ad un open day, a tutto tondo: dalla storia, ai prossimi programmi, dai momenti musicali “dedicati” (violino, composizione, pianoforte) alle conferenze stampa.
Presenti il Sindaco Raggi, Alessandra Sartore (assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio), Michele Dall’Ongaro ((Presidente Accademia S. Cecilia) e il Maestro Antonio Pappano.
Un tavolo affiatato e rivolto soprattutto ad illustrare i nuovi appuntamenti e la grande crescita di notorietà di S. Cecilia, in Italia e nel mondo. Il tutto a evidenziare i 500 anni di vita dell’Accademia e al legame strettissimo con la Capitale. Il presidente Michele dall’Ongaro ci tiene anche a sottolineare che S. Cecilia è un bene inestimabile che tutti i romani devono percepire, vivere e frequentare con orgoglio.
Via Vittoria è una via più che centrale e prettamente commerciale e questo “aprirsi” dell’Accademia è un passo fondamentale per avvicinarsi alla gente, all’anima della strada e del contesto urbano.
Sartore ricorda come cultura ed arte siano un collante fondamentale per tutta l’umanità e che per questo le fondazioni devono essere sempre più sostenute ed incoraggiate. Pappano e S. Cecilia, per esempio, hanno portato tutta la grandezza della loro musica nelle zone colpite dal terremoto.
Proprio il Maestro Pappano festeggia ora i suoi 15 anni alla guida dell’Orchestra. Sotto la sua direzione S. Cecilia è uscita dai confini nazionali dedicandosi a molte tournèe, facendosi apprezzare sempre di più e ponendosi così, finalmente, alla stregua di altre gloriose orchestre internazionali. Obiettivo di Pappano è che tutto il mondo conosca e apprezzi il nostro patrimonio artistico e musicalmente storico (Rossini, Donizetti ecc). Come se la musica italiana dovesse entrare a far parte delle basi culturali di ogni paese. Insomma non puoi ascoltare e cercare di capire Bruckner se prima non hai a lungo “masticato” i grandi classici nostrani.
Conclude il Sindaco Raggi che in poche parole dà all’incontro e a tutto quanto prima detto la valenza di una dichiarazione d’amore per la musica come veicolo per arrivare al cuore della gente.
Tanto pubblico in sala, tanti applausi e tanto senso di solida comunanza.