Ultimi scampoli per vedere la (bellissima) mostra sull’opera di Antonio Ligabue curata da Micol Di Veroli e Dominique Lora. Fino al 12 gennaio, presso il Museo storico della fanteria a Santa Croce in Gerusalemme, sarà possibile ammirare le opere del grande artista svizzero ‘adottato’ poi dall’Emilia e Romagna. Un cantore autentico della natura e del mondo animale che a Roma sarà possibile ammirare in oltre trenta sculture di cani, caprioli, capre, cerbiatti babbuini, leoni e pantere, una ventina di pitture ad olio e altri disegni e puntesecche.
“Nell’opera di Antonio Ligabue, che, a 60 anni dalla morte, ancora non ha trovato una esatta collocazione all’interno di stili, di correnti, o di movimenti artistici, sospeso tra definizioni di arte Naïf e di Outsider, la natura è protagonista assoluta – spiegano gli organizzatori – In particolare, il mondo animale rappresentato ossessivamente dall’artista rispecchia il tumulto interiore dell’artista stesso, della sua fragilità e della brutalità della sua esistenza ma anche, in generale, della condizione umana, così simile a quella animale proprio per la sua natura violenta, finalizzata alla sopravvivenza”.
Nelle foto di Radiocolonna un assaggio di una mostra profonda e imperdibile: