Giorgia Trasselli, straordinaria attrice romana, è nota per avere interpretato per vent’anni la “Tata” nella sit-com in Casa Vianello e Cascina Vianello con i grandi della televisione italiana, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Ha appena ricevuto Il “Premio Civiltà dei Marsi”,
riconoscimento nazionale di televisione, teatro, musica, giornalismo e cinema. Ed ancora… è stata impegnata in tournèe con “Parenti Serpenti” pièce con Lello Arena, e nel grande format “Dignità autonome di prostituzione” con il monologo “Un’altra”, entrambi diretti da Luciano Melchionna.
Di seguito una breve intervista, rilasciata a Radiocolonna, proprio sul suo attuale impegno teatrale.
Giorgia, in questi giorni sei al Teatro 7 con una partecipazione straordinaria nella pièce “UNPERCENTO. Punizione ad Affetto” con Fabio Avaro ed Enzo Casertano, parlaci di questo spettacolo
Saremo in scena fino al 14 maggio. E’ una commedia, si ride tanto, soprattutto nella prima parte, grazie a due personaggi che si ritrovano in una strana stanza di una clinica, senza conoscersi, e senza neanche sapere perché sono lì. Poi ad un certo punto arriva una donna dall’atteggiamento un pò strano e vagamente misterioso…
Raccontaci del tuo ruolo.
Il mio è un personaggio che dice e non dice, tenendo sulla corda i due nostri protagonisti fino al momento dello svelamento. Non posso dire di più…
Per 20 anni sei stata «la Tata di Casa Vianello». Che cos’ ha significato, per te, lavorare insieme a Sandra e Raimondo?
Sono stati anni bellissimi. Lavorare in televisione con Sandra e Raimondo è stato per me motivo di gioia e di allegria, abbiamo lavorato seriamente con gioia e col sorriso. Non smetterò mai di ringraziarli di avermi dato la possibilità di fare una televisione bella, pulita e, soprattutto, vera. Un’avventura lunga ben diciannove anni…
Da anni, e con grande successo, ti si vede sempre di più a teatro, un po’ meno in televisione, non ti piacerebbe tornare in tv?
Certo che mi piacerebbe tornare in Tv! Ti da popolarità e visibilità, ti consente di entrare nelle case delle persone. Ancora oggi, a distanza di anni, ovunque vada, mi riconoscono e godo ancora della bella eredità che Casa Vianello mi ha lasciato. (donatella gimigliano)
*foto: luca brunetti