I Queen regalano l’immortalità agli Oscar 2019

Brian May e Roger Taylor sul palco celebrano con Hollywood il mito di Freddie Mercury. Per Rami Malek, miglior attore, una serata irripetibile

La notte degli Oscar questa sera in TV © A.M.P.A.S. - The Academy Awards

Non era il Wembely Stadium, nel 1986. E nemmeno il Milton Keynes Bowl, nell’82 o il Nepstadion di Budapest. Nulla di oceanico, come i Queen, forse la band più influente in 60 anni di musica, ci hanno da sempre abituato. Ma l’incanto, anche sul palco degli Oscar, è stato lo stesso. Brian May e Roger Taylor sono gli unici due superstiti della più grande rock band di sempre. Freddie Mercury, l’anima dei Queen, se ne è andato nel 1991, John Deacon ha invece appeso il basso al chiodo nel 1997. Ma l’esibizione di apertura della 91esima Notte degli Oscar è stata egualmente da infarto. Quest’anno poi, con Bohemian Rapsody in gara e giustamente premiato con il Miglior Attore, Rami Malek, non poteva essere da meno.

Chissà cosa avrà pensato il talento americano che ha impersonato il grande frontmam, nel vedere sul palco i veri Queen, o parte di essi. Certo, la voce era quella di Adam Lambert, per carità, giovane di talento e con un buon piglio scenico. Ma molto lontano da quello che era Freddie. Nonostante tutto, i Queen hanno infiammato la platea, regalando al mondo intero un altro momento di immortalità. Sancito dalla gigantografia di Freddie comparsa alle spalle della band al termine di We are the Champions. Magia compiuta.

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