La strada di casa con Alessio Boni dal 14 novembre su Rai 1

La fiction ispirata (in parte) al mito di Ulisse, ambientata nella Pianura Padana. Prodotta da Luca Barbareschi con Lucrezia Lante della Rovere

Alessio Boni è il protagonista Fausto, un imprenditore che si risveglia dopo 5 anni dal coma © Bepi Cairoli

La strada di casa è la nuova fiction di Rai 1 e andrà in onda per sei prime serate a partire dal 14 novembre con Alessio Boni, Lucrezia Lante della Rovere, Sergio Rubini, Thomas Trabacchi ed è prodotta da Luca Barbareschi e la sua Casanova.

La strada di casa racconta della famiglia di Fausto, padre e a capo di un’azienda agricola coinvolto in alcuni affari loschi. Fausto è coinvolto in un incidente automobilistico e si risveglia dal coma dopo 5 anni e si ritrova a dover riscoprire se stesso e la sua famiglia: la moglie Gloria, i figli Lorenzo, Veronica e Viola e ricordare cosa è successo la notte dell’incidente.

Diretta da Riccardo Donna e scritta da Francesco Arlanch e Andrea Valagussa, La strada di casa, secondo il direttore di Rai Fiction, Trini Andreatta, riprende il mito di Ulisse: “Fausto, come lui, torna a casa dalla sua Penelope che però non gli è stata fedele. Fausto deve riconquistare il ruolo di padre in questo mystery che è un racconto sull’identità, sulla famiglia e sulla paternità”.

Dopo 5 anni passati in coma, Fausto, interpretato da Alessio Boni, si ritrova a dover riscoprire chi è, a mettere in discussione il suo ruolo di padre e a scoprire cosa è successo la notte prima dell’incidente e capire se è stato coinvolto o no in un omicidio.

Al centro della fiction anche le seconde opportunità, come ha sottolineato il produttore Luca Barbareschi: “Esistono più opportunità nella vita, tutto sta nel coglierle. Non è stato facile raccontare questa grande famiglia italiana, io sono un papà di sei figli e nessuno oggi fa il padre, è impopolare”.

Barbareschi ha anche annunciato che questa sarà l’ultima fiction prodotta da Casanova che diventerà Eliseo Fiction e inoltre i produttori americani di The Good Doctor (una serie TV che ha per protagonista un dottore che soffre di autismo, ndr) ha acquistato i diritti de La strada di casa.

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Ambientata nella Pianura Padana, fra le piantagioni di mais, girare La strada di casa non è stato facile come ha raccontato il regista Riccardo Donna: “Non è importante solo l’idea dietro il format, ma anche com’è stato realizzato. Ho lavorato sui personaggi, l’ambiente e le musiche. Abbiamo girato vicino a Torino per sei mesi durante l’estate e abbiamo coltivato in tempi diversi per avere piante con altezza diversa e nei campi di mais ci sono degli insetti… che neanche Stranger Things”.

Il personaggio principale ha il volto di Alessio Boni: “È la prima volta che mi capita un personaggio cosìFausto vede attraverso gli occhi del pubblico che ricostruisce il puzzle della sua vita. Fausto capisce chi è e non si piaceva. È un giallo e tutto ruota intorno all’omicidio del vichingo biondo, il format non ha nulla da invidiare a The Tourist”.

La strada di casa è stata “lunga”, come ha sottolineato lo sceneggiatore Francesco Arlanch che ha avuto l’idea nel 2013: “Ho sognato di scomparire e di ritornare dopo alcuni anni”, questo è stato “l’embrione” per la fiction in onda dal 14 novembre.

Protagonista femminile Lucrezia Lante della Rovere, anche se il paragone con Penelope le sta stretto: “È una donna che riesce a cambiare, nonostante le difficoltà della vita, e si concede il rischio di innamorarsi di un altro uomo”.

L’altro uomo è Thomas Trabacchi, Michele, il miglior amico di Fausto in La strada di casa, per l’attore, già visto in Non uccidere, ammette la difficoltà dietro questo ruolo: “Per certi cattivi non mi hanno offerto il caffè al bar, ma Michele è diverso, è ricco, c’è qualcosa di Dostoevskij, fa un errore per via dei suoi desideri”.

Anche Trabacchi ha sottolineato le difficoltà delle riprese parlando dei mitici insetti che abitavano i campi di mais. Nel cast anche Christiane Filangieri, per la prima volta amante, nei panni di Veronica vedova “due volte”, visto che dal risveglio dal coma Fausto non si ricorderà più di lei.

Mentre la giovane Benedetta Cimatti è la figlia Milena, l’attrice ha trovato sul set un “padre e maestro” in Alessio Boni. L’attore è stato recentemente protagonista de La ragazza nella nebbia, ma per il bergamasco non sono ruoli compatibili:

“Fausto non è paragonabile neanche a Ulisse, creato 800 anni prima di Cristo da Omero, torna dopo una serie di vicissitudini totalmente diverse. Ho interpretato un padre padrone anche in Padre e figlia di Franca, ma era una persona diversa”.

E non ci sono analogie neanche con Loris il personaggio di La ragazza nella nebbia: “Fausto è un uomo sereno, Loris è maniacale”.

Sia Barbareschi che Boni hanno contestato alcune domande sul risveglio dal coma, confermando che ci sono stati casi di risvegli dopo dieci anni e il protagonista ha specificato che per esigenze di copione “la fase di risveglio è stata velocizzata”.

Nel cast anche Eugenio Franceschini, il giovane attore conosce molto bene le realtà raccontate ne La strada di casa: “Sono veneto, ma non piemontese, ho convissuto fin da piccole con famiglie come quella della fiction, io vengo da un’atipica con due attori come genitori”. L’attore veronese ha sottolineato che conosce bene anche lo scontro di generazioni tipico di quelle realtà: “Sono popoli molto ottusi e hanno difficoltà a capire determinate cose ma hanno anche orgoglio e una certa forza”.

La strada di casa è un giallo interessante con una sottotrama di storia familiare e di rinascita e proprio nel risveglio dal coma del suo protagonista ha una novità, ma per il produttore Luca Barbareschi (recentemente con Eliseo Cinema ha portato in sala Brutti e cattivi) non si tratta di un espediente narrativo:

“Si tratta di un’intuizione, non è un espediente. L’uccisione di Polonio non lo è. Oggi la fiction è come la letteratura, come i romanzi di appendice”.

Il romanzo di appendice in questione, La strada di casa, vi aspetta dal 14 novembre in prima serata su Rai 1.

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