Se il mondo dell’arte è in continua evoluzione e si muove in più direzioni, anche la ricerca di location innovative per l’esposizione delle opere non è da meno.
E’ il caso della mostra di arte contemporanea, inaugurata sabato scorso con una decina di istallazioni, nei famosi giardini dell’Aventino: Sant’Alessio, piazza Albania e quello dedicato al musicista Piero Piccioni.
‘’L’utilizzo dei giardini come sede di mostre rappresenta un importante opportunità per valorizzare le tante aree verdi della capitale, nonché contribuire alla loro miglior cura. Quello odierno è un ulteriore esempio della vitalità dell’associazionismo capitolino’’. Ha rilevato, entusiasta dell’iniziativa, Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I Centro, che ha dato il patrocinio alla mostra dell’ADA, Associazione Amici dell’Aventino.
Di fronte al pubblico, intervenuto numeroso e giustamente distanziato all’inaugurazione, ha sottolineato lo spirito dell’evento Alessandro Olivieri, presidente dell’ADA, a cui aderiscono oltre 200 famiglie che abitano l’Aventino, uno dei colli più prestigiosi di Roma. ‘’ In tempi di chiusure – ha detto – abbiamo pensato di trasformare gli spazi verdi dell’Aventino in gallerie d’arte all’aperto. ‘’Open Box’’ è infatti il nome che abbiamo dato al progetto col quale nel prossimo futuro pensiamo di raccogliere nuove proposte espositive, dando soprattutto voce agli under 35 e creando così una galleria d’arte dinamica con opere esposte a rotazione’’.
Al successo dell’iniziativa e all’attenzione istituzionale ha contribuito Elisabetta Maggini, consigliere di amministrazione di Sorgente Group, che ha promosso anche il supporto della Fondazione Sorgente Group, che oltre ad aver sede all’Aventino, nel recente passato ha provveduto al restyiling del giardino degli Aranci. In assoluto, uno dei panorami più sorprendenti della Capitale
‘’Apprezziamo particolarmente il progetto degli Amici dell’Aventino – ha rilevato Valter Mainetti, a capo di Sorgente Group e presidente della Fondazione – perché oltre a promuovere l’arte contemporanea, la presenza di installazioni nel giardini dovrebbe spingere a una migliore manutenzione e sorveglianza, sempre più necessarie’’.
‘’E’ auspicabile – ha aggiunto Paola Mainetti, Vicepresidente della Fondazione Sorgente Group – che la valorizzazione, attraverso la presenza delle opere degli artisti, contribuisca a suscitare un costante maggiore rispetto per le aree verdi, troppo spesso dimenticate dalle istituzioni’’.
A questa edizione prima edizione di ‘’Open box’’ sono presenti fantasiose installazioni. Da quella di Paolo Buggiani (un grande uomo metallico che sale una scala ispirato al Mago di Oz) a Tommaso Cascella che suggerisce un’idea di cosmo, alle ceramiche ‘’storiche’’ di Riccardo Monachesi, alla composizione astratta di Nini Santoro, all’immagine di una fontana evocata da Mara van Wees, al messaggio cosmico di Giulia Ripandelli, al ricordo di personaggi dell’antichità, fino all’amore al tempo di guerra di Marco Fioramenti.







