È giusto che le feste di fine anno rappresentino una pausa di allegria. E questo ovviamente non può riguardare solo chi vive nelle zone più centrali. Porteremo il clima di festa in quattro piazze popolari di altrettanti quadranti fondamentali della vita della nostra città”. Così Alessandro Onorato, assessore di Roma Capitale al turismo e ai grandi eventi ha promosso un Natale diffuso in tutta la Capitale con iniziative che coinvolgono non solo il Centro storico ma anche le piazze periferiche.
Festa, musica, divertimento prima di Natale a piazza San Giovanni Bosco a Cinecittà, come nell’area tra via Walter Tobagi e via dell’Usignolo a Torre Maura. Dal 29 dicembre nell’area mercato rionale di Casal De Pazzi e il 30 dicembre in piazza Anco Marzio a Ostia.
Radiocolonna dopo l’albero di Piazza del Popolo e le luci di via del Babuino e di via Margutta, quest’anno coi nomi che l’hanno resa famosa nel mondo, è stata a Centocelle, Casal Bruciato, al Quartiere Giuliano Dalmata e a Tor Bella Monaca. Abbiamo incontrato chi si sente avvolto nello spirito natalizio e dalla leggerezza che viene con feste, chi è orgoglioso, come commerciante, di aver contribuito alle luminare, ma anche chi non ha fatto a meno di sottolineare la consapevolezza di situazioni disagiate, anche in molte parti nel mondo, che accompagnano questo Natale.
A Tor Bella Monaca luccica l’abete dedicato lo scorso 1 dicembre alla legalità, addobbato dai 250 alunni della scuola intitolata a Francesca Morvillo, uccisa nell’attentato al marito Giovanni Falcone. ‘’Ogni bambino – racconta Tiziana Ronzio, presidente dell’Associazione Tor Più Bella – ha portato una pallina di Natale e non temiamo che qualcuno le porti via o danneggi l’albero, perché noi lo aggiusteremo con altre decorazioni e così via. Il fatto di non stancarci mai di contrastare le cattive azioni è la nostra forza’’.
Nicola Franco, presidente del VI Municipio, oltre ad aver collaborato all’albero della legalità dei bambini, ha realizzato una mostra di presepi e promosso altri alberi luminosi, addobbi, luci e altre iniziative. ‘’ Le istituzioni in queste circostanze – rileva – devono stare più vicine alle persone più deboli, soprattutto a chi è solo e vive in povertà’’.
