La scomparsa di Paolo Ferrari gran signore dello spettacolo

E' morto Paolo Ferrari. Uomo di spettacolo a tutto tondo. Gran signore che seppe, nonostante il successo, rimanere sempre se stesso

Con la morte di Paolo Ferrari si chiude un capitolo d’oro della Tv, del cinema, del teatro e anche della pubblicità. Perdiamo anche uno dei migliori doppiatori della nostra storia. Sua la voce di Bogart, Niven e Trintignant del famoso film “Il sorpasso”. Un timbro di voce che ti restava dentro.

Un uomo di grande cultura e signorilità. Mai sguaiato nel recitare come nella vita quotidiana.

Con lui e Laura Tavanti(sua moglie e attrice anche lei) le chiacchiere del dopo cena, nella villa di Fiano Romano, andavano avanti fino a notte. Attento lettore sapeva anche scegliere, tradurre e curare le sceneggiature delle pieces da portare sul palco. Il suo cocktail Martini è sempre stato un mito a cui dedicava una cura tutta particolare.

Paolo ha cominciato prestissimo a “recitare”. A 9 anni debutta alla Radio (EIAR) nei panni del Balilla Paolo. Figlio di un’ottima famiglia (il padre era console) non fu certo incoraggiato dai genitori a far vita di tournèe. Ma la passione era tanta e la bravura tale che nessuno lo fermò mai. Rivoluzionò anche, e con gran coraggio, lo standard pubblicitario del “carosello”. Il “suo” Dash resterà famoso tanto da ritornare, pochi anni fa, al fianco di Fabio De Luigi.

Paolo Ferrari è stato uno splendido Archie Goodwin nella serie TV “Nero Wolfe”. Tanto bravo che lo stesso Rex Stout (creatore del personaggio) citò come “esemplare” la sua  performance. La sua vita si è svolta davanti alle telecamere e dietro le pagine di sceneggiature e libri. Ha fatto di tutto nella sua lunga (e non sempre facile) carriera: dal presentatore fino al conduttore del Festival di Sanremo.

E’ stato bello essere ospite in casa loro. E nel verde del grande giardino che Laura ha sempre curato personalmente. E le cene del dopo prima? Ogni volta un happening tra pianoforte, canzoni e poesie lette da Paolo. Lascia tanta storia il grande Ferrari che ha dedicato la vita ad essere sempre, nei vari ruoli, un “altro qualcuno” rimanendo in ogni caso sempre se stesso.

Ciao Paolo.

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