Presepe a p.zza di Spagna: ricostruzione perfetta

Nessuna concessione all'iconografia classica (e spesso errata), il Presepe di p.zza di Spagna rappresenta una Roma popolare ma che ancora resiste

presepe

Non c’è alcuna competizione fra il dramma di “spelacchio” e l’angolo di Presepe allestito in p.zza di Spagna.  Non sono immagini sovrapponibili tanto quanto non lo sono le rispettive simbologie.

La “nascita” del presepe di p.zza di Spagna risale al 1965.  Anno dopo anno è stato ricostruito e variato. Non dobbiamo immaginare la classica scena della capanna in mezzo al nulla, contornata da pastori e pecore, non c’è muschio a terra (bella pensata, purtroppo ancora valida, di  immaginare un tappeto erboso in una zona dichiaratamente desertica…!) ne’ laghetti e fiumiciattoli (idem come sopra).

Il presepe 2017 è la descrizione di un angolo di vecchia Roma. Questo che vediamo ora, poi, è la ricostruzione relativamente recente di un soggetto esposto nell’800. Son cambiati i materiali e la cartapesta è stata sostituita da legno e vetroresina. Le “statuine” alte circa 70 cm riproducono figure popolane dell’epoca.  Nessuna concessione all’iconografia più tradizionale. I Re Magi sono gli unici “forestieri” del quadro.

Per chi cammina per Roma, fuori dai soliti itinerari, per chi si lascia intrigare da vicoli e vicoletti scopre improvvisamente una Città che, fra salite e discese, vecchi acciottolati e portoni più che secolari è l’esatto contrappunto all’ovvietà turistica. Chi ama quella Roma ancora vecchia come allora non può che essere attratto da questa installazione perfetta nei colori e nell’essenza “plebea” dell’azione.  Anche le donnette al balcone o alla finestra rendono l’idea della vita di quell’angolino di mondo.

Nota negativa: il Bambinello il 20.12 verso le 13 era già nato. Un po’ troppo prematuramente direi!

Oggi l’inaugurazione ufficiale intorno alle ore 10,15

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