Un mega party milanese dal carattere allegro e assolutamente privo di condizionamenti.
Dress code non indicato, perchè, fra amici, certi vincoli sono superflui e persino sgraditi. E con questo spirito (elegante ma dècontractè) sono stati salutati i primi 20 anni di Radio 24.
Tantissima gente dove i fans si mischiavano agli addetti ai lavori con grande naturalezza. Sul palco, come doveroso, i personaggi di punta: da Fabio Tamburini (Direttore del Sole 24 Ore, Radiocor e Radio 24,) a Sebastiano Barisoni (vice direttore esecutivo) da Giuseppe Cerbone (amministratore delegato del gruppo) a Edoardo Garrone (presidente del gruppo) che insieme hanno presentato il nuovo logo, il nuovo sito e la nuova veste grafica dell’emittente.
Motivo dominante ed essenziale l’immagine di CONTINUITA’ di un’ informazione autorevole, libera ed estremamente articolata.
Così l’ha immaginata e “costruita” il suo mentore e storico direttore Giancarlo Santalmassi. Allora fu una sfida che, oggi, 20 anni dopo, è diventata una solida conferma. Grande Santalmassi!!!
Intanto la tecnologia ha fatto passi da gigante e Radio 24 ha subito affiancato al classico “parlato” radiofonico, il podcast, lo streaming, una linea sempre aperta per il rapporto diretto con gli ascoltatori, il numero whatsapp per i messaggi e tanto altro ancora. Quindi Radio 24 è diventata negli anni una vera e propria piattaforma completa.
Il nuovo logo (bellissimo) è stato presentato in stile “concerto rock” tra nuvole di fumo, pioggia di lustrini e continui cambi di luci colorate. La nuova immagine, nei toni del verde, tocca tutte le sfumature del colore a significare la continuità del movimento delle lancette dell’orologio nell’arco della giornata. Davvero molto bella!
Da tempo il claim di Radio 24 è “la passione si sente” che si dimostra talmente valido da aver richiamato, per la festa in via Mecenate, un continuo via vai di ammiratori.
Avremmo voluto incontrare tutte, ma proprio tutte, le “voci” narranti dei vari programmi. Ma con una calca simile qualcuno, purtroppo, ci è sfuggito. Sarebbe, anche, stato bello poter scambiare qualche opinione con questi colleghi “dal microfono facile” ma l’idea si è subito dimostrata utopica.
Il pigia pigia e l’allegria hanno avuto il sopravvento su tutto e tutti, supportati anche da infiniti cin cin con ottimi cocktail ed eccellenti vini. Il light dinner firmato dallo chef Davide Oldani (ospite fisso di Radio 24) era tanto ricercato quanto minimal.
La serata, partita con una breve introduzione “istituzionale”, si è presto trasformata in una vera e propria festa di compleanno che ha espresso nel modo più schietto il legame che unisce Radio 24 ad un numero sempre maggiore di ascoltatori.
















