Scuola/Roma: Pratelli, ricorriamo al Tar contro gli accorpamenti

L’assessore all’istruzione di Roma Capitale contesta i tagli delle scuole decisi unilateralmente dalla Regione senza tener conto di quanto approvato dalla Conferenza regionale permanente sull’istruzione.

Ci rivolgeremo all’Avvocatura Capitolina per ricorrere al Tar contro la delibera  della Regione sull’offerta scolastica territoriale che smentisce quanto approvato in precedenza all’unanimità dalla Conferenza regionale permanente sulla istruzione, scegliendo per conto suo una serie di accorpamenti di istituti che riteniamo sbagliati nel metodo, perché sono stati saltati i livelli istituzionali di prossimità, e nel merito perché  fa delle scelte sbagliate, accorpando scuole a molti chilometri di distanza.  Lo annuncia nel corso di una intervista a Radiocolonna.it l’assessore alla scuola, formazione e Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli.

‘’Si tratta di una decisione – rileva – che per rispondere all’input del governo risponde solo a una logica contabile senza tener conto delle condizioni sociali di alcuni territori che riceverebbero un grave danno. Infatti un ritiro della scuola vuol dire sguarnirli di un presidio dello Stato importante soprattutto per molte aree a rischio abbandono scolastico e microcriminalità nelle periferie. Inoltre alcuni accorpamenti costringerebbero gli studenti a coprire anche 11 chilometri per raggiungere la scuola più vicina, impiegando coi mezzi pubblici più di un’ora’’.

Secondo Pratelli il valore sociale e politico della scuola è dimostrato dalla grande partecipazione all’ iniziativa ‘’Scuole aperte’’, che ha comportato due milioni di investimento e ha ricevuto la risposta di 118 istituti, che sono rimasti aperti al pomeriggio fino alla sera e nel week end. ‘’Ai giovani confluiti numerosi – precisa – sono state sottoposte proposte artistiche, culturali, nonché lezioni di scienza e affettività. Gli insegnamenti aggiuntivi a quelli tradizionali sono stati accolti con tanto favore dagli studenti da consigliare i docenti a prenderne esempio per modificare in alcuni casi la didattica, rendendola più attuale e attraente’’.

Pratelli sottolinea poi la necessità di prevenire l’abbandono scolastico, che è un fenomeno in crescita e un principale incentivo alla creazione delle baby gang, che solo un’educazione efficiente ed efficace all’affettività, alla sensibilità e al riconoscimento delle emozioni può essere in grado di contrastare. Mentre vengono considerate controproducenti alcune recenti prese di posizioni del Ministero dell’istruzione e del merito come il ritorno ai voti numerici e il divieto ai dispositivi elettronici in classe. ‘’Bisogna invece insegnare ai ragazzi – rileva – ad usarli consapevolmente come strumenti utili per accedere alle informazioni. Tanto più che gli investimenti del Pnrr nelle scuole le doteranno di ambienti di apprendimento fisico e digitale’’.

Inoltre l’assessora all’istruzione ha nelle sue corde da sempre la lotta alle diseguaglianze. E in tal senso l’aumento del numero degli asili nido può dare un grosso contributo. Da un lato, tenuto conto che i primi 1000 giorni di vita sono alla base dello sviluppo del bambino, l’asilo può supplire ai limiti di famiglie disagiate. Dall’altro possono rendere più facile l’accesso al lavoro delle donne-madri, contribuendo al percorso verso l’emancipazione.

Infine secondo Pratelli è auspicabile per Roma Capitale il superamento dei cosiddetti ‘’limiti assunzionali’’ anche in vista dei nuovi ‘’nidi’’ che verranno realizzati con i fondi del Pnrr. ‘’Per gestirli – afferma – dovremo disporre di nuovo personale qualificato’’.

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