Prima del coronavirus. La tragedia della spagnola

Nel 1918 la popolazione del Pianeta fu decimata dalla terribile influenza. Che colpì anche Roma

Nella primavera del 1918 il mondo intero fu colpito da una malattia influenzale che in tre diverse ondate infettò circa un terzo della popolazione mondiale causando tra i 50 e 100 milioni di morti. Era l’influenza spagnola. Che colpì anche Roma e la sua popolazione.

La grave pandemia con il suo impressionante carico di vittime poté diffondersi in tutto il mondo soprattutto a causa della prima guerra mondiale che aveva spostato milioni di soldati, proveniente anche da altri continenti, sui campi di battaglia d’Europa, logorandoli in una guerra di trincea in cui la promiscuità, la malnutrizione, la scarsa igiene, le altre malattie infettive e le parassitosi indebolivano anche organismi giovani e sani. A Roma, per esempio, in un palazzo di Via Chiana, nel giugno del 1918, morirono quasi tutti i condomini.

L’epidemia iniziò nella primavera del 1918, e ai primi di autunno ebbe il suo momento di massima ferocia. Molto probabilmente ebbe origine negli Stati Uniti e si spostò con le truppe americane Ma perché questa influenza è conosciuta come spagnola? In realtà la Spagna non ne fu il luogo di origine, ma fu l’unico Paese che ne diede notizia. Infatti il Paese iberico non era coinvolto nel conflitto bellico e quindi la notizia non fu censurata come invece avvenne nelle nazioni in guerra che temevano il diffondersi del panico.

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