Stato d’ebbrezza, la storia di Maria Rossi in un film al cinema

In sala da 24 maggio, la comica reggiana interpretata da Francesca Inaudi. Regia di Luca Biglione con Mietta, Andrea Roncato, Elisabetta Pellini, Melania Dalla Costa e Maria Rossi.

Francesca Inaudi è la protagonista di Stato d'ebbrezza, un film ispirato alla vita della comica Maria Rossi da domani al cinema

Stato d’ebbrezza racconta la vera storia di Maria Rossi, la comica reggiana nota per aver partecipato in passato a Zelig e che racconta la sua dipendenza dall’alcool e come ne è finalmente uscita. A interpretarla l’attrice Francesca Inaudi in un film diretto da Luca Biglione che si basa sulla sceneggiatura scritta dalla stessa Maria Rossi.

Maria Rossi è la prima a parlare del film che racconta la drammatica caduta nel mondo dell’alcool, com’è stato per la comica rivedersi nel film:

“L’ho visto a pezzi, mi ha emozionato perché si tratta di vita vissuta. Ho riprovato delle emozioni che non riguardavo. Questo film penso sia fatto molto bene, Francesca continuava a dire che ero una ‘vivente’, lei mi cacciava dal set. Penso che sia stato un prodotto fatto bene, rivedersi è stato una pugnalata, ho provato emozioni vere perché quello che c’è nel film sono cose vere”.

Comica famosa, apparsa a Zelig e in TV, viene ricoverata per un TSO dopo l’ennesimo causato in stato d’ebbrezza, il ricovero è al centro del film Stato d’ebbrezza:

“Tutti i ricoverati corrispondevano al mio ricordo, era corretto perché ho collaborato con la sceneggiatura. Ho convissuto con loro per 45 giorni che mi sono sembrati 28 anni, anche perché con il TSO non puoi uscire, io ci ho provato a scappare ma mi hanno tirato giù dalle reti. Il dramma è il dopo, perché i bar restano aperti. Una volta mi sono messa a contare le palline per i bambini, è stato più duro il dopo. Ho passato dei quindici giorni bestiali, quando ho cominciato a star bene ma i bar erano ancora aperti”. 

La comica reggiana ha raccontato del suo passato da alcolista:

“Iniziavo a bere alle 6, avevo un alcolismo compulsivo quindi bevevo tanto, poi stavo male e continuavo a bere perché vedevo come stavo”.

A interpretarla sullo schermo, in un’ottima prova, Francesca Inaudi:

“È un mestiere in cui si cresce, da due anni vivo fra Roma e Los Angeles, ho un metodo americano  e ho visto molto poco di Maria, se non filmati d’archivio o interviste. Non volevo imitarla, ho cercato di trovare il cuore delle emozioni piuttosto di riprodurre quello che le è successo. Ho vissuto il problema dell’alcool per interposta persona, sul set abbiamo lavorato in sinergia con tutte le maestranze, è un lavoro di cui sono orgogliosa”.

La regia di Stato d’ebbrezza è stata di Luca Biglione che si è ispirato al personaggio di Rocky Balboa per raccontare la storia vera di Maria Rossi:

“Più che a Lenny Bruce (un comico americano, ndr), mi sono ispirato a Rocky per raccontare la sua storia. Ho evitato di inserire troppe scene di cabaret, i comici ridono sopra la loro vita per esorcizzarla. Abbiamo giocato su questo, Maria si difende con le sue battute. Volevamo mostrare che era una caratterista, ma abbiamo messo il personaggio in un’altra realtà. Se vai in un posto del genere pensi che gli altri siano folli, ma tu sei una di loro”.

A dare il volto agli altri pazienti della clinica Mietta, Elisabetta Pellini e Melania Della Costa, completa il cast Antonia Truppo, assente in conferenza. 

Mietta ha raccontato come ha interpretato il suo personaggio, una donna con disturbi alimentari e dipendente da anfetamine:

“Ho chiesto a una psicologa, e ho capito che dovevo interpretare ogni tic nervoso, mi muovevo costantemente come una persona che si fa di anfetamine, una bugiarda cronica”.  

Melania Della Costa è Beatrice, una paziente che stringerà una forte amicizia con Maria:

“Anch’io uso il metodo Chubbuk e ho intervistato pazienti e medici, spesso si ritrovano in questo stato perché le persone che hanno incontrato non hanno cuore. Ho anche concordato il mio peggioramento estetico: ho preso chili, e mi è piaciuto sdoganarsi dalla perfezione estetica. Per me questo ruolo è stato un ricollegarsi con la verità”.

Elisabetta Pellini, invece, è la ninfomane Luisa, “un ruolo portato poco sullo schermo, ma è una malattia ed è un bene che se ne parli”.

Andrea Roncato interpreta il padre di Maria Rossi, un uomo che ama profondamente la figlia, per farlo l’attore bolognese si è ispirato alla sua vita personale:

“L’amore di questo padre per sua figlia mi ha riportato alla mia infanzia, Maria mi ha detto che suo papà era un mio fan e ho recitato anche per lui. Ho usato lo stesso metodo che ho usato con Virzì e Pupi Avati e quando sono morto ho ripensato alla morte di mio padre nel bene e nel male”.

Stato d’ebbrezza è un film indipendente prodotto da Stemo Production di Claudio Bucci, come ha sottolineato la sua protagonista “il cinema indipendente non riceve il sostegno che dovrebbe ricevere e il plauso che dovrebbe. Questo film è stato fatto con impegno e con il cuore”.

Stato d’ebbrezza, la vera storia di Maria Rossi vi aspetta al cinema dal 24 maggio. 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014