Sono passati 63 anni dalla tragedia nella miniera di Marcinelle e oggi il Presidente Mattarella ricordando tutti quei nostri connazionali morti dice “La tutela di tutti i lavoratori e la incessante promozione dei loro diritti costituiscono principi di civiltà irrinunciabili per ogni Paese e sono un obiettivo fondamentale nel processo di consolidamento della comune casa europea e dell’intera comunità internazionale”.
8 agosto 1956 nella Miniera del Bois du Cazier di Marcinelle scoppia l’incendio che segna la sorte di 262 lavoratori. Il prezzo più alto, in termini di vite umane lo paga l’Italia con 136 morti.
Uomini poveri, arrivati in Belgio da Italie povere per fare un lavoro povero e pericoloso. Braccia italiane in cambio di carbone belga. Dal Protocollo del 23 giugno 1946, che sancisce l’accordo, nascono le migrazioni di massa dei nostri connazionali verso un’ Europa (non unita) quasi inospitale e che li percepisce esclusivamente come fastidiosa bassa manovalanza.
Poco istruiti, senza specializzazione alcuna ma con tanta capacità lavorativa circa 140.000 italiani partirono e la metà di loro fu mandata nelle miniere.
Il viaggio dall’Italia al Belgio avveniva, spesso, su vagoni blindati! Il contratto di lavoro durava 5 anni e l’interruzione portava all’arresto! I “musi neri” (per la polvere di carbone) abitavano nelle baracche degli ex campi di concentramento! I cunicoli dove si scavava a volte non superavano i 50 cm!
La fatica era inimmaginabile e le tragedie all’ordine del giorno. Ma per i minatori tutto questo impallidisce di fronte all’orgoglio di mandare qualche franco a casa!
E ancora lontanissimi sono i tempi delle rivendicazioni per ottenere la tutela sociale e sanitaria! L’Italia appena uscita dalla guerra come Paese perdente aveva ben poca voce nelle trattative e dovette accettare in mille occasioni condizioni “capestro”.
Poi, quella mattina d’estate, la scintilla elettrica, il fuoco e il fumo che riempie in brevissimo tempo cunicoli e gallerie. Fatalità e errori, inadeguatezza degli impianti, approssimazione. Il 22 agosto le ricerche e le speranze sono esaurite. Dalla miniera di Marcinelle non è uscito vivo praticamente nessuno!
Morire di guerra, morire di odio/amore, morire di fuga per vivere, morire di lavoro sono capitoli di una storia senza fine. Ma il RICORDO del dramma di chi ha perso e perde la vita ogni giorno è un dovere da “insegnare” perché solo la consapevolezza e il rispetto possono fermare la speculazione sui nuovi schiavi.
New Trolls: Una Miniera (1969)