Venezia 74, presentata la 14ª edizione delle Giornate degli Autori

I film, gli eventi e le proiezioni speciali. Parlano Giorgio Gosetti, il presidente Roberto Barzanti e il presidente del parlamento europeo Tajani

Il poster della 14esima edizione delle Giornate degli Autori

Dopo la Settimana della Critica, è la volta della presentazione della 14esima edizione delle Giornate degli Autori, la rassegna parallela a Venezia 74 è stata presentata oggi a Roma dal delegato generale Giorgio Gosetti, dal presidente Roberto Barzanti. Insieme al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che ha parlato del Lux Film Prize.

Dopo una breve introduzione affidata a Francesco Mattinotti e Luca Scivoletto, è toccato a Giorgio Gosetti presentare alcune delle attività parallele alla 14esima edizione delle Giornate degli Autori, nate nel 2004 dalla fusione di ANAC e API sul modello della Quinzaine des Réaliseteurs, la rassegna di Cannes.

“È impossibile pensare al Festival del Cinema di Venezia senza le Giornate degli Autori”, ha detto Francesco Mattinotti, “così il presidente potrà vedere film vietati ai minori di 14 anni”.

“È nata in ritardo, ma la difenderemo sempre”, afferma Luca Scivoletto di 100 Autori, una delle associazioni alla base delle Giornate degli Autori.

Il presidente Barzanti ha sottolineato l’importanza della rassegna “per riconquistare” la dimensione europea. “La concezione che abbiamo e pratichiamo di questa dimensione europea, come direbbe il sociologo, scomparso, Ülrich Bech – è cosmopolita. I nostri programmi cercano di attingere a situazioni e produzioni nel mondo. La presenza stessa alla Giuria del premio delle Giornate degli Autori e il fatto che sia stata data all’iraniana Makhmalbaf è un segnale, un simbolo di quest’apertura di questa dimensione internazionale più ricca, tesa a scoprire, curiosare e proporre che trovano in Venezia il loro punto d’incontro”, ha spiegato Barzanti.

La giuria delle Giornate degli Autori è presieduta dalla regista iraniana Samira Makhmalbaf. A prendere la parola dopo il saluto di Silvia Costa, presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

Da undici anni, i 751 deputati del Parlamento europeo assegnano il Premio Lux, Antonio Tajani ha presentato i tre titoli selezionati.

“I tre finalisti saranno visionati e premiati dai 751 deputati del Parlamento europeo. Il premio LUX coincide con la sottotitolazione nelle 28 lingue dell’UE dei film vincitori. Questo per dare un messaggio agli autori, ai produttori e tutti coloro che lavorano nel mondo del cinema è c’è un mercato europeo. Esiste un grande mercato con una produzione europea. C’è in confronto con gli Stati Uniti il problema della lingua, è più complicato se il film è in bulgaro o in tedesco, ma la sottotitolazione può far arrivare il film a tutti”, ha affermato Tajani.

Altri argomenti che stanno a cuore al Parlamento europeo e riguardano direttamente il cinema e la cultura: la riforma del copyright e del settore dell’audiovisivo.

“Sono due temi che ci stanno al cuore perché dobbiamo tutelare la cultura, la qualità, il saper fare di una realtà industriale che è molto importante. L’industria culturale rappresenta non solo dal punto di vista economico qualcosa importante, ma è una delle facce più importanti dell’UE”, ha sottolineato Tajani.

Il presidente del Parlamento europeo ha citato Google e il mercato americano: “Nessuno vuole colpire le industrie degli altri, come difendiamo la produzione europea dell’acciaio dai cinesi, difendiamo la cultura europea dagli altri”. Per la tutela del diritto d’autore, invece, Tajani si è alleato con Placido Domingo.

Tajani ha poi presentato i tre titoli finalisti del premio LUX si tratta del francese 120 Battiti al Minuto di Robin Campillo, recentemente passato a Cannes e sete un gruppo di attivisti che vogliono dare maggiore visibilità all’AIDS in Francia negli anni ’90.

Sámi Blod di Amanda Kernell è una coproduzione svedese norvegese e danese dedicata alla storia di una ragazza lappone e alla sua difficile integrazione in Svezia negli anni ’30 e qui sarà vittima di razzismo.

Il terzo finalista è un’altra coproduzione tedesca e bulgara Western con un gruppo di operai tedeschi impiegati in una centrale idroelettrica in Bulgaria.

Per il presidente delle Giornate degli Autori il premio LUX è fortemente importante perché “sottolinea un tema, la circolazione delle opere rispettose della lingua d’origine”.

La presentazione del programma delle Giornate degli Autori è stata affidata al vice-presidente, il francese Sylvain Auzou. Sui 1300 film ricevuti, sono stati scelti in Concorso, ecco il programma in dettaglio:

CONCORSO:
Candelaria di Jhonny Hendrix Hinestroza (Colombia, Germania, Norvegia, Argentina)
Il contagio di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini (Italia)
Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini (Italia)
L’equilibrio di Vincenzo Marra (Italia)
Eye on Juliet di Kim Nguyen (Canada)
Longing di Savi Gabizon (Israele)
Life Guidance di Ruth Mader (Austria)
Looking For Oum Kulthum di Shirin Neshat (Germania, Austria, Italia)
M di Sara Forestier (France)
Samui Song di Pen-ek Ratanaruang (Thailandia, Germania, Norvegia)
The Taste of Rice Flower di Pengfei (Cina)
Volubilis di Faouzi Bensaidi (Marocco, Francia)

La presentazione dei tre titoli italiani è stata affidata, invece, a Giorgio Gosetti:

Come sempre, le Giornate degli Autori potranno contare su alcune sezioni parallele, il progetto Women’s Tales, realizzato in collaborazione con il partner creativo Miu Miu. Fra le donne presenti anche il cortometraggio dell’attrice Chloë Sevigny, Carmen.

WOMEN’S TALES PROJECT (cortometraggi), in collaborazione con Miu Miu:
Carmen di Chloë Sevigny (Italia, USA)
#14 (The [End of History Illusion] di Celia Rowlson-Hall (Italia, USA)

Gli altri eventi speciali potranno contare sul primo documentario in lingua inglese, realizzato da HBO, sulla famiglia Agnelli: “Un punto di vista americano sugli Agnelli, un’idea elisabettiana di un racconto della famiglia più internazionale d’Italia”, ha sottolineato Grosetto.

Fra questi anche il nuovo film di Alessandro D’Alatri, La legge del numero uno, e Il Risoluto, un’altra opera italiana, ma ambientata in Vermont. E il ritrovamento dell’inedito di Ermanno Olmi, Il tentato suicidio nell’adolescenza che dà un ottimo ritratto “della psicanalisi degli anni ’60 e delle prime sofferenze giovanili”. Fra le proiezioni speciali, invece, I’M di Anne-Riitta Ciccone e il cortometraggio di Claudio Santamaria The Millionairs, prodotto dalla Goon di Gabriele Mainetti.

EVENTI SPECIALI:
Agnelli di Nick Hooker (USA)
Getting Naked: A Burlesque Story di James Lester (USA)
La Legge del numero uno di Alessandro D’Alatri (Italia)
Il risoluto di Giovanni Donfrancesco (Italia, Francia)
Thirst Street di Nathan Silver (USA)
Il tentato suicidio nell’adolescenza di Ermanno Olmi (Italia)

PROIEZIONI SPECIALI
I’M (endless like the space) di Anne-Riitta Ciccone (Italia)
The Millionaires, di Claudio Santamaria (Italia)
Raccontare Venezia di Wilma Labate (Italia, Francia)

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