Dopo la notizia del film d’apertura, Venezia 75 entra nel vivo con la presentazione del programma della 33ma Settimana della Critica, una delle sezioni collaterali della Mostra del Cinema.
Prima di presentare il programma, un omaggio ai due registi russi Oleg Sencov e Kirill Serebrennikov: l’ucraino Sencov è stato condannato a 20 anni di prigione e ha iniziato uno sciopero della fama di protesta perché si è opposto all’annessione della Crimea; Serebrennikov, invece, è agli arresti domiciliari per un caso di frode fiscale. “La SIC si schiera a favore di Oleg e Kirill e in favore della libertà d’espressione”, ha sottolineato il suo delegato generale Giona Nazzaro.
In 33 anni di storia la Settimana della Critica, ideata nel 1984 da Lino Miccichè, ha scoperto talenti come Oliver Assayas, Mike Leigh, Pablo Trapero, Kenneth Lonergan e moltissimi altri. “Da 33 anni difendiamo il cinema d’autore, i nuovi autori, linguaggi e talenti”.
La sezione autonoma del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) propone sette opere prime in concorso e due eventi speciali, tutti presentato in anteprima mondiale. La SIC assegna anche dei premi: il Premio del Pubblico, il Premio Circolo del Cinema sei Verona e il Premio Mario Serandrei per il miglior contributo tecnico.
La selezione di quest’anno presenta nove film provenienti da nove Paesi diversi: A Kasha dal Sudan, Adam und Evelyn dalla Germania, Bêtes Blondes dalla Francia, Lissa Ammetsajjjel dalla Siria, M dalla Finlandia, Saremo giovani e Bellissimi dall’Italia, Ti Imaš Noć dal Montenegro, Tumbbad, il film d’apertura, dall’India e Dachra, il film di chiusura dalla Tunisia.
All’interno della Settimana della Critica c’è anche la sezione dedicata ai migliori cortometraggi realizzati da registi italiani: la Short Italian Cinema, la SIC@SIC. Anche questa sezione assenza tre premi: miglior cortometraggio offerto da Frame by Frame; migliore regia offeso da Stadion Video e contributo tecnico offerto da Fare Cinema.
“La SIC@SIC rappresenta un osservatorio ravvicinato del cinema italiano, nonostante la crisi i giovani registi continuano a essere vivi e curiosissimi. I corti italiani sono ancorati al reale, rappresentano una presa diretta del reale, nessun titolo cede alla tentazione del sociologismo spicciolo”, spiega Giona A. Nazzari.
Il successo della selezione dei film della SIC è confermato dagli ottimi risultati che sta raccogliendo in Patria, il film che ha aperto la scorsa edizione Pin Cushion. L’immagine di quest’anno è di Stefano Tamburini, il fumettista italiano scomparso nel 1986, mentre la sigla video è la stessa dell’anno scorso ideata da Alessandro Rak:
“Tamburini ha reinventato l’editoria italiana con titoli come Frigidaire che hanno rappresentato il meglio dell’editoria italiana.
I nove film scelti nel Concorso e i sette corti della SIC@SIC sono stati scelti su 496 lungometraggi e 106 cortometraggi da una commissione che rappresenta la Settimana della Critica per l’ultimo anno dopo aver lavorato al programma negli ultimi tre anni. Massimo Tria, uno dei membri della commissione uscente ha presentato così la selezione di quest’anno:
“Sono film non prevedibili, non pacificati, è una SIC con gli attributi”.
Ad aprire la 33ma settimana della critica sarà l’indiano Tumbbad diretto da Rahi Anil Barve e Adesh Prasad:
“Un fantasy ambientato durante la decolonizzazione, senza canzoni e che dura solo due ore, un segno di continuità con la Settimana della Critica”, ha spiegato Nazzaro.
Il sudanese A Kasha assomiglia a “La Grande Guerra di Monicelli”; il tedesco Adam und Evelyn racconta gli ultimi giorni della DDR, il francese Bêtes Blondes è una “commedia velenosa che si rifà a Jacques Demy”; il documentario siriano Lissa Ammetsajjel “riesce a raccontare lo smarrimento e farà parlare a lungo nella storia dei documentari”; M di Anna Erickson racconta – senza dialogo gli ultimi giorni di Marylin Monroe; l’italiano Saremo Giovani e Bellissimi è “una prova del 9 del SIC@SIC, una commedia generazionale, musicale e drammatica” e infine You Have The Night è il primo film montenegrino in concorso. A chiudere la Settimana della Critica ci sarà l’horror tunisino Dachra.
Nella sezione dei cortometraggi, molti titoli fantasy (Cronache dal Crepuscolo, Gagarin, Mi mancherai), cronache urbane (Nessuno è innocente) e altre storie che caratterizzano il nostro tempo. Apre SIC@SIC Nessuno è innocente di Toni D’Angelo, chiude Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi di Cosimo Alemà e quest’anno ci sarà un evento speciale un cortometraggio animato Sugar Love diretto da Laura Luchetti.
I film in concorso alla Settimana della Critica
A Kasha (The Roundup) Hajooj Kuka (Sudan, Sudafrica, Qatar, Germania)
Adam und Evelyn (Adam & Evelyn), Andreas Goldstein (Germania)
Bêtes Blondes (Blonde Animals), Alexia Walther, Maxime Matray (Francia)
Lissa Ammetsajjel (Still Recording), Saaed Al Batal, Ghiath Ayoub (Siria, Libano, Qatar, Francia)
M, Anna Eriksson (Finlandia)
Saremo giovani e bellissimi, Letizia Lamartire (Italia)
Ti Imaš Noć (You have the night), Ivan Salatic (Montenegro)
Tumbaad, Rahi Anil Barve e Adesh Prasad (India – film d’apertura)
Dachra, Abdelhamid Bouchnak (Tunisia – film di chiusura)









I cortometraggi della SIC@SIC










Cronache dal crepuscolo, Luca Capponi
Epicentro, Leandro Picarella
Fino alla fine, Giovanni Dota
Frontiera, Alessandro Di Gregorio
Gagarin, mi mancherai, Domenico De Orsi
Malo Tempo, Tommso Perfetti
Quelle brutte cose, Loris Giuseppe Mese
Eventi speciali
Nessuno è innocente, Toni D’Angelo (corto d’apertura)
Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi, Cosimo Alemà
Sugar Love, Laura Luchetti