Acea pronta a stop sulla riduzione della pressione

Il presidente Lanzalone ascoltato alla Camera dopo l'estate nera dell'acqua. Riparate tubature per 29 km, da settimane nessun prelievo da Bracciano

Acea pronta riduzione stop pressione
Acea pronta riduzione stop pressione

Crisi idrica sì, crisi idrica no. Forse, a distanza di oltre un mese dai giorni della siccità che hanno rischiato di trasformare Roma (ma non solo) in un piccolo deserto del Sahara (qui l’inchiesta di Radiocolonna.it sui buchi della rete Acea), vale la pena tirare qualche somma.

Ci hanno pensato ieri mattina gli stessi vertici della multiutility capitolina, reduce dallo scontro frontale con la Regione Lazio e dalle bacchettate del governo, per mezzo del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, a mettere un punto fermo in commissione Ambiente, alla Camera.

I chiarimenti sono arrivati direttamente dal presidente di Acea, Luca Lanzalone, il quale ha comunicato la chiusura del monitoraggio annunciato lo scorso agosto sulla rete idrica che rifornisce Roma. Con conseguente stop al piano annunciato lo scorso 28 agosto per la riduzione della pressione idrica presso i piani più alti.

“Acea”, ha spiegato Lanzalone, “comunica di aver terminato in data odierna tutte le opere di monitoraggio sull’intera rete idrica capitolina, lunga 5.400 km. Durante questo lavoro ispettivo sono state rilevate quasi 2.700 perdite. Al momento ne sono state riparate circa 2.300 e si prevede di completare l’opera entro il mese“.

Il manager chiamato alla guida del gruppo dalla giunta Raggi, ha inoltre spiegato come ad oggi siano state “bonificate, cioè sostituite,tubature per 29 km. Una simile attività ha portato al recupero di più di 1.100 litri al secondo. Ciò lascia ben sperare che il piano illustrato lo scorso 28 agosto, anche in ragione al contenimento dei consumi dovuto alla diminuzione delle temperature e alla collaborazione della cittadinanza nell’uso oculato della risorsa idrica, potrebbe essere accantonato”. Dunque, “oggi, a
fronte delle verifiche fatte in tempo reale, siamo in grado  di segnalare che possiamo trovarci ragionevolmente nella  condizione di valutare l’accantonamento del piano della  riduzione delle pressioni che avevamo doverosamente  comunicato all’utenza”.

Il significativo recupero di centinaia di litri al secondo consentirà inoltre di ridurre sempre più il bisogno di captare dal Lago di Bracciano, dal quale Acea, in ottemperanza dell’ultima ordinanza emessa dalla Regione Lazio a valle della pronuncia del Tribunale Superiore delle Acque, ha ripreso a prelevare da pochi giorni 340/360 litri al secondo, dopo una pausa di azzeramento dei prelievi durata una ventina di giorni, restando quindi ben al di sotto di quanto consentitole.

 

 

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