E’ stato un incontro più che fruttuoso quello che si è svolto fra Radiocolonna e l’assessore all’Agricoltura le Foreste e la Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Enrica Onorati, che traccia un bilancio degli ultimi anni, segnati dalla Pandemia. ‘’Certo gli anni che abbiamo attraversato – riconosce – sono stati e ancora sono, difficili e pesanti divisi fra pandemie, guerre e alterazione dei mercati. Ciò nonostante con grandi sforzi, cadute e riprese, la nostra Regione si è mantenuta ad un livello che possiamo dire di sincero orgoglio ’’.
‘’La nostra forza – rileva Onorati – si è vista soprattutto nell’ambito dell’ambiente con pratiche sostenibili e quasi futuristiche mantenendo viva la fede nella cultura del rischio e della spinta in avanti delle nostre imprese con maggior attenzione alle culture sostenibili convinti che la terra su cui poggiamo i piedi ci sia sempre più amica e mai elemento da fronteggiare con incuria e attenzione esclusivamente al fatturato’’.
L’assessore sottolinea poi l’impegno nel campo della zootecnia con sempre maggior attenzione al benessere e alla correttezza degli allevamenti.
‘’Tanto del nostro sguardo in avanti – afferma – deve essere dedicato ai giovani, che siano nuovi imprenditori o fresche forze che si inseriscono in un logico turnover generazionale. A dimostrazione di questo possiamo andare orgogliosi del fatto che il Lazio e la Tuscia in particolare sono fra le prime zone nazionali che vantano grandi investimenti in aiuto delle circa 2000 aziende agricole nate o arrivate per avvicendamento a crescere sotto la spinta di scelte lavorative o anche di fiducia e vicinanza’’.
Onorati sottolinea infatti l’importanza di aver promosso una filiera dello stare insieme e di lavorare insieme per la biodiversità e il cammino verso l’ ‘’extra’’ del made in Lazio. ‘’Solo così – conclude – si potrà far conoscere in modo pulito, e attraverso l’internazionalizzazione la qualità dei nostri prodotti. E ora, se guardiamo indietro, vediamo quanti passi avanti abbiamo fatto, aiutati dalla forza del fare e dalla capacità della Regione di aver sostenuto un’agricoltura che traguarda l’eccellenza.