Alitalia tra attesa e attacchi. Gli aiuti di Stato “illegali” falseranno la concorrenza nel trasporto aereo, afferma Ryanair nella nota sui conti trimestrali. “La crisi del Covid-19 – afferma – ha ha già causato la chiusura di varie compagnie aeree dell’Ue tra cui Flybe, Germanwings, Level e Sun Express. Ha anche scatenato un’inondazione multi-miliardaria di aiuti di Stato illegali dai governi dell’Unione alle loro compagnie aeree di bandiera, tra cui Alitalia, Air France/KLM, Lufthansa, Sas, Tap e altri. Questi aiuti di Stato illegali falseranno la concorrenza e consentiranno ai vettori di bandiera insostenibili di impegnarsi in vendite sottocosto per molti anni a venire. Molte altre compagnie aeree stanno tagliando capacità, con il risultato che il trasporto aereo in Europa sarà probabilmente depresso per almeno i prossimi 2 o 3 anni. Tutto ciò creare nuove opportunità per Ryanair per ampliare la propria rete ed espandere la propria flotta avvantaggiandosi dei minori costi aeroportuali e di aeromobili che inevitabilmente sorgeranno”.
Intanto arriva l’allarme sul piano industriale. Secondo il personale di terra, “alla luce delle molteplici indiscrezioni, che, con sempre maggiore insistenza, stanno delineando i nefasti contorni della vertenza Alitalia, come lavoratori di terra intendiamo, con la presente, esprimere il nostro disappunto ed il nostro pieno dissenso nei confronti di qualsiasi ipotesi di ridimensionamento della nostra Compagnia”.
Comincia con queste parole la lettera del gruppo dei lavoratori di terra Alitalia indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico, alla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dell’Economia e delle Finanze. “In questi ultimi mesi di grave emergenza sanitaria, anche in assenza dei dovuti mezzi di protezione assolutamente non disponibili nella prima fase della pandemia, abbiamo sempre garantito, con estremo senso di responsabilità e spirito di appartenenza, il rientro di tantissimi connazionali bloccati all’estero e la movimentazione di tonnellate di merce, utile alla cura ed al sostentamento dei nostri connazionali. Ad oggi tuttavia, nonostante i continui proclami e le profuse dichiarazioni di intenti, il Piano di rilancio di Alitalia risulterebbe tradursi, secondo le citate indiscrezioni, nell’accantonamento di oltre 4.000 dipendenti nella BadCo, che, a fronte di farraginose ipotesi di ripescaggio, diventerebbero facile preda di fenomeni clientelari”.