Alitalia, allarme rosso. Solo 50 milioni in cassa

Ennesimo grido d’allarme del commissario Alitalia Giuseppe Leogrande e questa volta le casse della compagnia sono veramente vuote, tanto da mettere in dubbio il pagamento degli stipendi a fine mese

Ennesimo grido d’allarme del commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande e questa volta le casse della compagnia sono veramente vuote, tanto da mettere in dubbio il pagamento degli stipendi a fine mese.

“Con i soldi in cassa arriviamo a febbraio. Se devo fare un nuovo bando di gara per la vendita delle attività di Alitalia bisogna che il governo mi assicuri i soldi necessari per pagare gli stipendi per altri 4-5 mesi, il tempo necessario per arrivare alla cessione delle attività all’acquirente”. La dichiarazione è emersa dagli incontri di ieri del commissario con le sigle sindacali, in cui “non ha assicurato di poter pagare gli stipendi a fine mese”.

Proprio i sindacati confederali ribadiscono che “non ci saranno i soldi per pagare febbraio se il commissario non riceverà i residui ristori Covid per 73 milioni previsti dal decreto Rilancio ma finora non autorizzati dalla Ue”.

La scorsa settimana in cassa c’erano poco più di 70 milioni, la compagnia brucia circa 50 milioni al mese e i tempi di emissione e gestione di un nuovo bando di vendita non sarebbero “sostenibili dalle disponibilità di cassa dell’amministrazione straordinaria.

Nel frattempo è previsto per oggi un incontro – in videoconferenza – fra Leogrande e la “Dg comp” di Bruxelles, che l’8 gennaio ha chiesto chiarimenti al governo sulla cessione e ha domandato perché non viene svolta una gara trasparente, aperta a tutti, non riservata alla Newco pubblica Ita.

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