Ama attende il suo destino. Intanto c’è la grana Abruzzo

Il neogovernatore Marsilio chiude alle 70 mila tonnellate di indifferenziato che Roma spedisce nella regione. E adesso si rischia un'altra crisi ambientale

La sindaca di Roma Virginia Raggi

Ama a un passo dal crack e l’Abruzzo che chiude ai rifiuti di Roma smaltiti nella regione. Ancora una giornata al cardiopalma per la municipalizzata, in attesa di capire se e come il suo bilancio verrà approvato e se le banche saranno tanto clementi da rinnovare le linee di credito anche in assenza di un esercizio col timbro dell’azionista. Prima grana, stop ai rifiuti da Roma. È questa la prima conseguenza politica della vittoria del centrodestra in Abruzzo. Ed è una conseguenza drammatica per Virginia Raggi e il malandato sistema di smaltimento dei rifiuti capitolino. Il neo governatore Marco Marsilio infatti sta pensando di chiudere le frontiere abruzzesi per la monnezza romana. Il contratto stipulato dal precedente presidente di regione prevede l’arrivo di 70 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti da Roma. Ora quel contratto valido per tutto il 2019 e siglato in piena emergenza potrebbe essere l’ultimo della serie, o peggio, potrebbe diventare carta straccia.

“Qualora ce ne fosse ancora bisogno, le dichiarazioni del neogovernatore della regione Abruzzo Marco Marsilio generano nuova apprensione sul tema rifiuti: se davvero dovesse saltare l’accordo tramite cui la regione Abruzzo smaltisce parte dei rifiuti di Roma, la Capitale si troverebbe con altre 70 mila tonnellate di indifferenziata da piazzare, senza la possibilità di trovare una soluzione immediata vista la drammatica carenza impiantistica, e dovendo elemosinare l’aiuto di qualche altra regione”, ha avvertito il segretario di Radicali Roma Simone Sapienza e il dirigente Massimiliano Iervolino.

“Roma non può continuare a dipendere da terzi – aggiungono – al minimo intoppo la città corre rischi enormi, lo scenario ipotizzato dopo le parole di Marsilio è solo l’ennesima dimostrazione di quello che sosteniamo da tempo: il ciclo dei rifiuti deve chiudersi nel territorio metropolitano. Tramite la nostra campagna ‘Ripuliamo Roma’ abbiamo formulato delle proposte concrete per scongiurare definitivamente crisi come quella attuale e quella futura, se dovesse diventare realta’ cio’ che il neo governatore dell’Abruzzo ha dichiarato. Ci auguriamo che l’amministrazione voglia prendere in seria considerazione l’ipotesi di agire finalmente nell’interesse della citta’ e decida di dotare Ama di un’impiantistica adeguata, lasciando da parte per un attimo la solita, sterile propaganda”.

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