Ama, lo strano caso della gara per l’energia elettrica

La municipalizzata dei rifiuti si rivolge al mercato per cercare un fornitore. Ma il Comune ha già il suo operatore, Acea

La sede di Ama

C’è una società, l’Ama, al 100% pubblica, di proprietà del Comune di Roma. E poi ce ne è un’altra, Acea, controllata dallo stesso ente, il Campidoglio, al 51%. La prima gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la seconda distribuisce energia elettrica e acqua. Fin qui tutto bene se non fosse che Ama ha da poco lanciato una gara da 5,1 milioni per la fornitura di energia elettrica per tutte le sedi e gli uffici siti nel territorio di Roma Capitale. In pratica la municipalizzata si è rivolta al mercato per individuare l’operatore cui affidare la fornitura di elettricità.

Tutto normale, o quasi. In una logica di libero mercato la cosa può suonare bene. Ma c’è da chiedersi perchè una società di proprietà di un azionista che guarda caso controlla anche il fornitore di energia non abbia deciso di rivolgersi direttamente a quest’ultimo. Il Campidoglio, insomma, ha già la sua società per le utenze, idriche o elettriche che siano, Acea.

Ora, è molto probabile che Acea partecipi alla gara e magari la vinca, ma non è questo il punto. C’è un evidente controsenso di fondo nella gara in questione indetta dall’Ama per l’energia.

Intanto Acea prosegue la sua corsa su altri due settori strategici per l’utility di Piazzale Ostiense, ovvero rifiuti e gas. Sulla prima l’utility prevede infatti l’amnpliamento dei sistemi di compostaggio attuali e la costruzione di nuovi, con l’obiettivo di trattare a fine piano 1,7 milioni di tonnellate di rifiuti organici, cioè il 70% in più rispetto a oggi.

Sul fronte energetico, nei primi tre anni del piano, Acea ha inoltre individuato una serie di iniziative strategiche come l’ingresso nel mercato della distribuzione del gas naturale. Risulta avviata un’interlocuzione con selezionati operatori sui territori di riferimento del gruppo per la valutazione di possibili operazioni di acquisizione o copartecipazione, oltre a possibili partecipazioni alle future gare di ambito

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