Un piano industriale, subito e senza indugi. Il Campidoglio torna in pressing su Ama in merito alla stesura di un piano industriale. “Entro il 15 marzo 2020 l’Ama dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, le aree, le strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino per garantire la corretta chiusura del ciclo dei rifiuti”. A ribadirlo davanti alla commissione Ambiente della Camera intervenendo in merito alla situazione dei rifiuti a Roma l’assessore regionale del Lazio al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, che nella sua relazione ha ripercorso quanto avvenuto sul fronte dell’emergenza rifiuti nella Capitale negli ultimi mesi e ribadito che è necessario non fare confusione sulle competenze tra le varie istituzioni.
“Oggi il problema sembra rappresentato dagli impianti almeno questa è la sensazione che spesso si evince nelle discussioni pubbliche e dentro le istituzioni della nostra regione piuttosto che dai rifiuti, ma senza impianti adeguati non sarà mai possibile gestire correttamente il ciclo dei rifiuti e garantire equilibrio e sostenibilità e l’autosufficienza territoriale di tutto il sistema”, ha spiegato l’assessore. L’ultimo piano industriale di Ama risale al 2017, con orizzonte 2021. Ma ora, secondo l’azionista, è tempo di aggiornarlo, anzi di redigerne uno nuovo.
“La regione Lazio – ha ricordato Valeriani – sconta purtroppo un ritardo trentennale su tutta l’impiantistica la cui responsabilità deve essere condivisa da tutte le forze politiche che a vario titolo hanno governato in questo arco di tempo. La presa di coscienza della situazione deve aprire una stagione di collaborazione per recuperare il tempo perso”. “Serve una grande alleanza tra amministrazioni, imprese e cittadini un impegno etico e una grande occasione di crescita”.