Ama, scontro in giunta sulle garanzie. Un mese di tempo per le banche

L'azionista non vuole per il momento riconoscere i crediti di Ama ma d'altro canto l'azienda ne ha bisogno per garantire le linee di credito in scadenza a dicembre

La sede di Ama

Ormai è guerra tra Campidoglio e la sua controllata Ama. Uno scontro in campo aperto finito direttamente nell’ultima giunta comunale, come riportato dal Messaggero. L’azionista non vuole per il momento riconoscere i crediti di Ama ma d’altro canto l’azienda ne ha bisogno per garantire le linee di credito in scadenza a dicembre.

Dal lavoro compiuto dagli uffici comunali, su input della Raggi, ancora non sarebbero infatti emersi elementi «inequivocabili» di natura contabile in grado di smentire le richieste di Ama, mentre il Collegio è tornato a chiedere un intervento del Campidoglio per garantire Ama verso le banche. Serve «una lettera di patronage» per assicurare la «continuità finanziaria» fino a quando verrà scritto il nuovo bilancio.

Ma l’assessore alle Partecipate Lemmetti non ci sta. E Lorenzo Bagnacani, numero uno di Ama, a questo punto starebbe preparando un dossier che ripercorre quanto accaduto dall’approvazione del bilancio in Cda ai sette mesi successivi, che di fatto ha visto il Comune disertare quasi sempre l’assemblea dei soci. Proprio ieri il sindaco aveva rassicurato i lavoratori di Ama che “possono stare tranquilli, stiamo risolvendo”. Chissà.

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