Ama stringe sul piano industriale. Investimenti a quota 340 milioni

Il piano per il rilancio della municipalizzata presentato in commissione Ambiente. Ora le valutazioni dell'azionista

Ama spa
(immagine di repertorio)

Dopo il buco da 250 milioni scovato dall’azionista Campidoglio nell’ultimo bilancio, Ama corre verso il nuovo piano industriale. Il quale è stato in queste ore stato illustrato in Commissione Ambiente dall’Assessora ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni. Il piano prevede investimenti per 340 milioni di euro, 300 nuovi posti di lavoro, 37mila nuovi cassonetti, 88 nuove spazzatrici, 298 nuovi mezzi per la raccolta stradale e 459 mezzi leggeri per il servizio porta a porta.

Sono inoltre previsti due nuovi centri di compostaggio a Cesano e Casal Selce, autorizzati dalla Regione Lazio nel 2020, per il trattamento della frazione organica, nuovi centri di raccolta, 2 impianti di selezione del multimateriale (carta, plastica, metalli) di cui uno a Rocca Cencia con la riconversione del Tmb, 4 stazioni di trasferenza e 1 nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati.

D’altronde, Palazzo Senatorio era stato perentorio, due giorni fa. “Entro il 15 marzo 2020 l’Ama dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, le aree, le strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino per garantire la corretta chiusura del ciclo dei rifiuti” era stato il diktat dell’assessore regionale del Lazio al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, che nella sua relazione ha ripercorso quanto avvenuto sul fronte dell’emergenza rifiuti nella Capitale negli ultimi mesi e ribadito che è necessario non fare confusione sulle competenze tra le varie istituzioni.

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