Animali domestici come beni di lusso, per il Fisco

Che sia un bastardino preso al canile o uno yacht per il Fisco non fa alcuna differenza e applica su entrambe l'Iva del 22%. Quella per i beni lusso!!!!!

cuccioli caldi aspettano padrone

Visto che il cane (e gli animali domestici in genere) sono i migliori amici dell’uomo e che in effetti più della metà degli italiani ne tiene in casa almeno uno, ecco che il Fisco con rapida avidità ne fa un sicuro bersaglio. Naturalmente i pets presi in considerazione sono solo quelli regolarmente “dichiarati”, “chippati” e puntualmente vaccinati.

Stiamo parlando di quel “giovane” pensiero politicamente malato che cerca in ogni modo di equiparare gli animali domestici ai beni di lusso. Che sarebbe come dire: avere 1 chiwawa è come avere uno yacht! (sempre per il fisco).

Eppure è ampiamente dimostrato che la presenza e l’interazione con un animale è senz’altro positiva tanto che può diventare persino “medicina” quando parliamo di Pet Therapy. Grande intuizione degli anni 60 e ora settore curativo in piena regola che si propone di “riavvicinare” il paziente, spesso confuso e scollegato dalla realtà, ad un rapporto emotivo e interessato a maggiori aperture.

Ma le nubi (legislativo/economiche) che riguardano, i nostri piccoli amici, ne oscurano il futuro e si stanno ammassando, quasi a nostra insaputa. Il cibo per gli animali, gli accessori, e le cure veterinarie hanno prezzi stellari. E l’IVA applicata è del 22% (beni di lusso). Storia vecchia, questa e mai risolta da uno stato (il nostro) che pur di far cassa s’attaccata a qualunque crine disponibile.

Anni fa certi comuni e regioni fecero una gran campagna perché ad ogni anziano in solitudine fosse affiancato un pet altrettanto solo. L’uno avrebbe riempito l’isolamento dell’altro! E così fu. I risultati positivi sono quotidianamente evidenti. Così il vecchio detto che “cani e padroni alla fine si somigliano” è la prova provata che la vita “a due” è forza e motivazione.

Ma il Governo Centrale, come spesso accade,  fa male i suoi conti perché non prende atto del grande popolo della pensione minima (circa 2.000.000 di italiani) e comunque dei meno abbienti che mai e poi mai potranno sopportare un “nuovo prelievo dalle proprie tasche”. L’assurdo sta anche nel fatto che il suddetto Governo prima decanta il valore umano dell’abbinata vecchietto/animale e subito dopo scopre il valore economico che ne può derivare. Sollevazione dei benpensanti, degli Italiani umanamente apprezzabili e della LAV che manifesta affinchè i pets (di qualunque tipo) vengano considerati alla pari di reali componenti “non umani” della famiglia.

Ogni anno, prima delle vacanze parte e martella la campagna di sensibilizzazione perchè i nostri animali non vengano mai più abbandonati lungo le strade o dove capita. L‘ENPA si batte seriamente per educare i possessori di bestiole ad una coscienza sempre più lontana dall’odierno usa e getta come se l’animale fosse un giocattolo che si può anche buttare. Quando per noi inizia lo svago e la vacanza per tantissimi animali buttati via inizia l’inferno e l’agonia.

Altra campagna pressante è quella di scegliere il proprio cucciolo nei canili. Opera meritoria sotto tanti punti di vista!

Ma tornando al concetto di bene di lusso e dell’IVA al 22%, c’è un qualche politico capace di collegare questi estremi del circuito che sono, secondo noi, più che irrazionali?: 1) adotta un animale, tienilo con te perchè ti darà tanta felicità; 2) chi abbandona un animale è un mostro e punibile penalmente; 3) se hai un cane, un criceto o un gatto ecc. sappi che il Fisco ti tratterà da milionario…. Eccoci servito un  chiaro esempio di dissociazione mentale e operativa!

Temiamo moltissimo che questa orba stretta economica incrementi in modo esponenziale il sacrificio e l’abbandono di tanti animali. Che se son fortunati finiranno al canile altrimenti entreranno a far parte della piaga del randagismo. Drammaticamente pericolosa, indegna e in continua crescita! Bé ma non vi sembra una spirale vergognosa, illogica e lesiva di qualunque umanità?

Le elezioni sono finite ma, ora  la gente comune può e deve sempre e comunque  far sentire la propria protesta. Quindi tutti uniti con la LAV che scende in piazza il 17-18 marzo per rivolgere una petizione al Fisco e un invito al Governo perchè rimetta mano ad una simile legge avendo sempre ben presente che non tutti i cani si chiamano Dudù...

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