Atac gioca la carta ausiliari del traffico per fare cassa

Arrivano 35 mila bobine di carta per elevare le multe a chi non paga le strisce blu o parcheggia fuori posto

Atac gioca la carta delle multe per fare un po’ di cassa extra in vista del delicato appuntamento di fine gennaio col concordato preventivo. Si tratta dei temutissimi ausiliari del traffico, quelli con la casacca giallo-fosforescente, per intendersi incubo di ogni automobilista. Ad Atac come noto spetta parte degli introiti delle sanzioni elevate a chi parcheggia fuori posto oppure non paga le strisce blu, introdotte nella Capitale nel 1996 sotto la Giunta Rutelli.

Adesso è tempo di rinforzare questo “corpo” dedito alla vigilanza sulle soste. Al punto che la municipalizzata dei trasporti, in bilico tra fallimento e rilancio (tutto di pende da se e come Atac riuscirà a indicare una strategia convincente per ripagare gli 1,4 miliardi di debito) ha appena indetto una gara da 17.500 euro per la fornitura di “35.000 rotoli di carta termica per le nuove stampanti modello ZEBRA RW420 in dotazione agli Ausiliari della Sosta e agli Ausiliari del Traffico”.

Di che si tratta? Semplice, della bobina di carta necessaria a stampare il verbale della multa da piazzare sotto il tergicristallo del malcapitato. Visto il volume di rotoli ordinati, c’è da giurare che Atac su soste e infrazioni, voglia fare sul serio.

Intanto tiene banco la questione concordato, il cui esito è ancora incerto. “Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma, Linda Meleo, nel corso della seduta delle commissioni capitoline congiunte Mobilità e Bilancio, nell’ambito dell’illustrazione della proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell’affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale.

“Se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale – ha spiegato Meleo – piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”.

 

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