Atac, alla scoperta dei nuovi bus ibridi di Roma. Che hanno fatto discutere

Odissea Quotidiana: non potranno tuttavia viaggiare in full-electric

Centodiciotto stavolta non è un numero d’emergenza o una cifra che deve allarmare. Sono i nuovi bus ibridi che correranno per le strade di Roma e incrementeranno il parco-auto della Capitale.

“Stamattina in Giunta abbiamo approvato lo schema di accordo tra Roma Capitale, Regione Lazio e Atac, che autorizza la liquidazione in favore dell’azienda di trasporti di un anticipo di 40 milioni di euro per sbloccare la fornitura di 70 bus ibridi fermi da tempo. Grazie all’approvazione di questa delibera viene così portato a compimento il progetto di sostituzione di circa 100 vetture Euro 3 – di anzianità tra 15 e 18 anni – con altrettante vetture ibride Euro 6, con conseguente riduzione dell’impatto inquinante”. Con queste parole, scritte sui social a novembre del 2021, l’assessore ai trasporti di Roma Eugenio Patané annunciava l’intenzione di dotare Roma di bus ibridi. L’ordine di acquisto sarebbe poi avvenuto circa un anno dopo, a settembre 2022, con un numero di mezzi in arrivo portato a 118 unità.

Oggi quei bus – o, per essere più precisi, 43 dei 118 bus – sono in arrivo nella Capitale e qualche giorno fa sono stati avvistati sull’autostrada A1 dalla Germania a Roma.

“I mezzi, acquistati a settembre 2022 da Roma Capitale tramite la piattaforma Consip, sono del tutto simili ai 100 già in servizio dal 2021, differenziandosi per la presenza della terza porta in coda al veicolo per una maggiore velocità nel carico/scarico dei passeggeri. Migliorata anche la sicurezza del personale di guida, che sarà protetto da una cabina separata e una anta di accesso della prima porta dedicata. Queste vetture sono dotate di motore diesel a sei cilindri, coadiuvato da un motore elettrico. Il risparmio di carburante è stimato fino a un massimo dell’8,5%. Durante la frenata, l’energia dispersa viene immagazzinata da accumulatori di corrente continua formati da due moduli, ognuno con 16 condensatori a doppio strato all’interno. Questi sono posizionati nella parte posteriore del tetto, in modo da assicurare il minimo ingombro sul mezzo – spiega Odissea Quotidiana, specificando poi un particolare non secondario – Si tratta pertanto di vetture di tecnologia mild-hybrid: infatti, i nuovi Mercedes Citaro non possono viaggiare in modalità full-electric come gli autobus full-hybrid, che invece garantiscono maggiori risparmi in termini di consumi e di emissioni generate”. Proprio su quest’ultimo punto alcuni utenti hanno mosso alcune perplessità, posto che il rinnovamento della flotta e l’archiviazione dei vetusti diesel Euro3 sia una notizia che non può non suscitare unanime approvazione. In questo caso, però, ci si chiede perché non si sia puntato su veicoli totalmente alimentati con l’elettrico.

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014
Radio Colonna