Atac, consulenze per 200 mila euro in un anno

Tanto spende l'azienda dei trasporti tra certificati al piano industriale e parcelle a studi legali. Forse entro aprile il nuovo dg

Oltre 200 mila euro. Tanto ha speso Atac nel giro di un anno tra incarichi e consulenze. Il dato emerge dai documenti pubblicati dalla municipalizzata dei trasporti e relativi al periodo febbraio 2016-marzo 2017, contenenti tutti i servizi affidati dall’azienda a soggetti esterni.

La cifra, 211 mila euro per la precisione, comprende per esempio una consulenza a Ernst&Young da quasi 90 mila euro per il rilascio del certificato di revisione al piano industriale di Atac, obbligatorio in virtù dell’accordo sul debito (1,3 miliardi, in discesa) tra la municipalizzata e le banche creditrici.

Altri 34 mila euro, versati sempre a Ernest&Young, riguardano la redazione di un supplemento al bilancio al 30 settembre, chiesto sempre dagli istituti di credito. Il resto delle spese è tutto, o quasi, per contenziosi dell’azienda con altri soggetti, dunque consulenze a studi legali incaricati di difendere Atac, tra cui spicca una parcella da 50 mila euro.

Adesso però gli occhi sono puntati su due dossier: la ricerca del nuovo direttore generale, che dovrebbe arrivare entro aprile e l’approvazione del bilancio 2016, dal quale dovrebbero emergere i primi segni di riduzione del debito e delle perdite, attese al di sotto dei 70 milioni di rosso 2015.

Intanto la municipalizzata ha deciso di rispolverare i vecchi filobus, acquistati nel 2009 ma fermi dal 2016.  Una ventinadei 45 filobus comprati negli anni passati e rimasti chiusi ed inutilizzati nel deposito di Tor Pagnotta stanno infatti entrando progressivamente in servizio sulle linee Express 60, 80 e 90 che collegano alcuni dei quartieri del Terzo con il centro di Roma.

“Quello che stiamo facendo – ha sottolineato l’Assessore alla mobilità, Linda Meleo – oltre a recuperare legalità, intende dare alla città un servizio nuovo, per il quale stiamo lavorando assiduamente anche a livelli infrastrutturali”. In proposito ha annunciato la ripresa dei lavori sui due corridoi filoviari, anch’essi abbandonati, uno dall’Eur a Tor Pagnotta, non ancora completato, e l’altro Eur- Tor dei Cenci, del quale esiste solo il tracciato.

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